Politica

Primarie a Milano, Ferrante sfiderà la Moratti

Gli elettori dell'Unione hanno partecipato numerosissimi alle primarie: in oltre 80mila si sono recati nei 124 seggi aperti in tutta la città dalle 8 alle 22.

di Redazione

Sarà Bruno Ferrante il candidato del centrosinistra nella sfida con Letizia Moratti per la carica di sindaco di Milano. La scelta è stata fatta dagli elettori dell’Unione che hanno partecipato numerosissimi alle primarie: in oltre 80mila si sono recati nei 124 seggi aperti in tutta la città dalle 8 alle 22. A scrutinio quasi ultimato, l’ex prefetto (appoggiato dall’ampia coalizione della maggior parte dei partiti di centrosinistra) ha ottenuto più del 67 per cento dei consensi. A Dario Fo (sostenuto da Rifondazione comunista) è andato circa il 23 per cento delle preferenze, a Milly Moratti (espressione di una parte dei Verdi) il 5,8 e al manager Dario Corritore (indipendente) il 3,3. “Sono orgoglioso del risultato – ha commentato Ferrante – e ringrazio i cittadini, i partiti che mi hanno sostenuto e i volontari che hanno lavorato per questo successo. La partecipazione, ben oltre le aspettative, è un segnale forte non solo locale. È un voto per il cambiamento, sia a Milano che su scala nazionale. Ma è anche un voto contro il centrodestra, contro il governo Berlusconi di cui Letizia Moratti è parte integrante”. Dai dati, ha aggiunto, “si evince che sono state primarie vere e che il mio risultato personale è stato lusinghiero. Questo mi attribuisce grandi responsabilità nei confronti della città. Da oggi, da Milano, parte una nuova stagione politica”. Anche Dario Fo si è rallegrato: “Ventimila voti – ha dichiarato il premio Nobel – non sono mica da buttare via. E’ una città…”. E poi: “Non ho fatto la politica da politico, ma dico grazie per questa opportunità che ho avuto di far festa per due mesi. Ho parlato, cantato, danzato. Con fatica, certo, ma anche con pubblici entusiasti”. E ora sosterrà Ferrante? “Il programma non c’è. Quindi bisogna leggerlo, discuterlo ed essere d’accordo. Vedremo”. Soddisfatta anche Milly Moratti: “L’obiettivo era di portare un valore aggiunto rispetto al peso dei partiti di riferimento di ogni candidato. Io l’obiettivo l’ho raggiunto”. Per il futuro, ha proseguito, “con l’Unione dovremo capire come essere più utili per la vittoria dello schieramento, rappresentato da Ferrante”. Malgrado sia arrivato ultimo Davide Corritore è molto contento del risultato ed è stato il primo ad arrivare al centro raccolta dati: “Abbiamo riempito lo stadio di San Siro. Ottantamila persone che vanno a votare sono veramente tante. Abbiamo consentito alla gente di scegliere il candidato a differenza del centrodestra. La Moratti è stata scelta da Berlusconi un giorno a Catania, senza che a Milano se ne sapesse nulla. Sono arrivato ultimo ma poco importa. Ora mi metto a disposizione di Ferrante”. Fra i primi commenti, anche quello di Piero Fassino: “Ora dobbiamo essere uniti per battere la destra e ridare forza e speranze a una grande città”. “Ancora una volta – prosegue il leader della Quercia – le primarie hanno dimostrato che c’è una grande voglia di partecipazione e di cambiamento. Sono convinto che Bruno Ferrante saprà raccogliere le domande venute da questa mobilitazione e, al tempo stesso, ascoltare e capire le ragioni di quanti chiedono che Milano possa tornare a essere una moderna metropoli europea”. Le modalità per votare sono state le stesse delle altre consultazioni primarie già effettuate a livello nazionale, in Puglia e in Sicilia: certificato elettorale e un documento d’identità e, al momento del voto, la richiesta di sottoscrivere il programma dell’Unione e di versare un euro.


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