Cultura

Prima mondiale per “Nulla di sbagliato” il film adolescente

La pellicola, realizzata dai registi Gabriele Gianni e Davide Barletti, nata da un progetto triennale coordinato da Ciai e selezionato da Con i Bambini, sarà in concorso al Biografilm di Bologna con un’anteprima al pubblico il 14 giugno. Poi in tournée con una partecipazione al Giffoni Film Festival e alla rassegna “Libero cinema in libera terra”

di Antonietta Nembri

Sono gli adolescenti in tempo di pandemia i protagonisti di “Nulla di sbagliato”, il film, nato all’interno del progetto #tu6scuola coordinato da Ciai, che ha coinvolto 300 ragazzi di sei città italiane. Ora la pellicola sarà presentata al pubblico in anteprima mondiale in occasione del concorso Biografilm di Bologna martedì 14 giugno (ore 19 – Cinema Lumière). Da questa data partirà poi la tournée estiva e autunnale della pellicola che prevede la partecipazione al Giffoni Film Festival e alla rassegna “Libero cinema in libera terra”. A breve sarà note anche le date delle proiezioni previste in diverse città italiane, ma dal 16 giugno e per 72 ore il film sarà anche disponibile sulla piattaforma mymovie.

“Nulla di sbagliato” è un film spiazzante e che ci racconta il mondo degli adolescenti, in un momento molto particolare della storia recente: i mesi della pandemia. E non lo fa partendo da quello che pensano gli adulti, ma dalla presa diretta dei pensieri e dei sentimenti degli stessi ragazzi che si sono trasformati, grazie al progetto coordinato da Ciai con Cinemovel, in veri e propri video maker. Un film sul tempo e sulla sensazione che i protagonisti hanno del suo scorrere con una profondità e una potenza inaspettati.

È questo il risultato progetto #tu6scuola, selezionato da Con i Bambini, attraverso il quale Ciai ha esplorato gli effetti della povertà educativa e le conseguenze concrete su ragazze e ragazzi undicenni – nella fase di passaggio dall’infanzia all’adolescenza- durante i mesi della pandemia e dei lockdown.
Le azioni dei laboratori “Saltaclasse” previste dal progetto, hanno permesso ai linguaggi del cinema di entrare nella didattica, coinvolgendo classi prime di scuole medie in varie città d’Italia. Con l’arrivo del 2020 e con l’impossibilità di avere momenti d’incontro e lezioni in presenza, è nata l’idea di sviluppare dei “Diari del Tempo”, quaderni cartacei dove poter raccontare i propri pensieri ed emozioni attraverso il tempo passato, presente, futuro e i sogni. I Diari del Tempo non sono rimasti solo su carta, ma si sono trasformati in video-racconti raccolti e catalogati su una piattaforma dedicata (www.diarideltempo.eu): ne è emerso un affresco dell’adolescenza durante la pandemia Covid.

Un quadro, come ricordano i registi Gabriele Gianni e Davide Barletti (li avevamo intervistati qui ), che ha «dietro un lavoro di scrittura importante: ci sono i 300 diari che sono stati la base di un dispositivo narrativo che attraversa il racconto di un film che è stato girato tutto in remoto e noi come registi non abbiamo mai forzato la mano».

Beatrice, 11 anni scrive “Per me il tempo è una porta che si può aprire e chiudere: se si apre c’è il futuro e se si chiude c’è il passato e se non si lascia né aperta né chiusa c’è il presente. Ma noi possiamo aprire e chiudere quando vogliamo questa porta con l’immaginazione, con i ricordi e con i sogni di quello che vorremmo essere”.


Il trailer di "Nulla di sbagliato"

Da 14 giugno si potrà ammirare il risultato di un intero anno scolastico che è allo stesso tempo un viaggio introspettivo, un collage di pensieri ed emozioni girato in prima persona.
I registi infatti hanno affidato a undici ragazzi e ragazze una particolare videocamera e con questa hanno girato la loro parte di film; ne è nato un “film a distanza”, senza interazione fra i registi e i ragazzi e le ragazze. Ognuno dei “videomaker” ha trattato gli argomenti che più gli stavano a cuore: una bambina ci racconta quanto sia diverso l’amore dall’essere innamorati; con un’altra viviamo in prima persona la morte di un pesciolino rosso, Riccardo ci porta alla scoperta del sentimento della rabbia. C’è una ragazza che tenta la “fuga” dal lockdown e si rifugia in un assolato terrazzo e quella che prova un gioco di specchi in una scena tra l’onirico e i vecchi film con scene caleidoscopiche.

“Nulla di sbagliato” è un film che racconta le storie, i pensieri, le emozioni, di ragazzi e ragazze senza il filtro degli adulti. Quello che ne emerge è un grande racconto collettivo, un affresco di un'epoca inattesa in cui i pre-adolescenti, privati di relazioni, hanno sperimentato una diversa qualità del tempo.
Grazie a “Nulla di sbagliato” lo spettatore riuscirà ad entrare nel mondo dei ragazzi, nei loro pensieri. La quotidianità, il tempo dilatato dei giorni di pandemia, diventa un modo per descrivere come dei neo-adolescenti, affrontano e gestiscono le emozioni fatte di gioia, speranza, angoscia. Grazie alle mini telecamere, infatti, lo spettatore può entrare in punta di piedi nelle camerette e nei sogni, nelle speranze e nelle paure di questi undicenni. «Parliamo di un limbo in cui non si è più bambini, ma non si è ancora adolescenti, un’età strana che si è andata a incorniciare in uno dei periodi più brutti degli ultimi anni in cui insicurezza e paura traspaiono. Nel film si parla della pandemia, senza citarla» ci aveva detto Barletti.

Nelle immagini due scene del film – Foto da Ufficio stampa

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