Mondo

Prigionieri talebani soffocano in camion mujahiddin

Il generale Jurabek ha ammesso la morte di 43 persone durante il viaggio

di Gabriella Meroni

Decine di prigionieri Taleban, molti dei quali combattenti stranieri, sono morti di soffocamento o di stenti, per ferite non curate, chiusi nel retro di alcuni camion su cui erano stati stipati dai mujahiddin per essere trasferiti da Kunduz alla prigione della citta’ di Shibarghan, nella regione dell’Afghanistan controllata dal generale Dostum, dopo la rivolta del forte di Mazar-e-Sharif. Il generale Jurabek, il comandante dell’Alleanza del Nord responsabile dei circa tremila prigionieri detenuti a Shibarghan (fra cui un’ottantina di sopravvissuti alla rivolta del forte) ha ammesso la morte di 43 persone durante il viaggio, durato dai due ai tre giorni, e di altri tre deceduti poco dopo l’arrivo a destinazione. Ma secondo le informazioni raccolte dall’inviata del New York Times nella citta’, intervistando prigionieri pachistani, quando finalmente i responsabili del carcere hanno aperto le porte ai giornalisti, il bilancio delle vittime potrebbe essere molto piu’ alto.


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