”Il prezzo del gasolio alla pompa ha superato quello della pasta al dettaglio per effetto dei rincari record che si sono verificati nell’ultimo anno”.
Lo rende noto la Coldiretti in occasione del nuovo record fatto segnare dai prezzi di benzina e gasolio che hanno superato 1,54 euro al litro mentre la pasta si e’ fermata ad un valore medio di 1,5 euro al chilo secondo i dati del servizio sms consumatori dell’Ismea. ”Nell’ultimo anno -sottolinea la Coldiretti- il tasso di aumento tendenziale del prezzo del gasolio (+26,2 per cento) e’ stato molto superiore di quello della pasta (+20,4 per cento), secondo i dati Istat relativi all’andamento dell’inflazione nel mese di maggio. Si tratta di un esempio di come – precisa la Coldiretti – il forte aumento del costo del petrolio e’ destinato a modificare i comportamenti di acquisto dei consumatori con effetti sui viaggi, sui trasporti e sull’alimentazione”.
”La Coldiretti stima in 250 milioni di euro all’anno il maggiore costo per le imprese agricole dovuto al caro gasolio che oggi viene pagato nelle campagne quasi il 30 per cento in piu’ rispetto allo scorso anno. L’agroalimentare, come la pesca, e’ -sottolinea la Coldiretti- fortemente condizionato dal caro petrolio che incide fortemente sulle fase produttiva, dove il gasolio ha sostituito quasi completamente la benzina, per le lavorazioni dei terreni e la trasformazione dei prodotti, ma anche per la conservazione degli alimenti ed il trasporto, con l’86 per cento delle merci in Italia viaggia ancora purtroppo su strada”.
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