Sostenibilità

Previsti 67mila posti di lavoro nel 2020

Lo dicono i dati presentati da Anev-Uil alla fiera Zero Emission di Roma

di Redazione

Un futuro più che roseo. E’ quello che si prospetta per il settore dell’eolico secondo i dati presentati da Anev-Uil, durante il primo giorno di Eolico Expo Mediterranean, il salone internazione dell’energia del vento che si sta svolgendo a Roma nell’ambito della fiera delle energie rinnovabili Zero Emission.

Secondo i dati forniti dal sindacato ogni anno i posti di lavoro nel settore dell’energia eolica saranno 5mila in più per arrivare a 67mila nel 2020, più del doppio dei 29mila attuali. Un trend quello previsto che è già in linea con quanto è successo negli ultimi con una crescita di oltre il 120% per numero di installazioni e di oltre il 114% per potenza.

L’espansione del settore che secondo Costantino Leo del Gestore Servizi Elettrici deve essere subordinata a uno «sviluppo dell’efficienza energetica, stabilità e sostenibilità degli incentivi, crescita delle filiere tecnologiche nazionali, sviluppo delle reti elettriche e semplificazione ed efficacia dei procedimenti autorizzativi»

Un trend positivo che ha già attirato aziende importanti. Come Terna che ha annunciato di voler investire tra quest’anno e il 2020 7,5 miliardi di euro per lo sviluppo della rete elettrica nazionale e per favorire lo sviluppo delle rinnovabili. «Prevediamo – ha dichiarato Stefano Tosi di Terna – 140 nuove stazioni e oltre 5.000 chilometri di nuovi elettrodotti; ci auguriamo, però, che il Governo riveda le sue posizioni sulla Robin Tax, che rischia di deprimere anche i nostri investimenti».

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