Quello delle pensioni è uno dei temi centrali di Inas-Cisl. Per questo, il 7 e l?8 maggio scorsi, in 120 città italiane, si è svolto Inas in Piazza allo scopo di fornire informazioni sui temi socio-previdenziali. Il momento che stiamo vivendo propone questioni importanti e da gestire con chiarezza. Sul piatto ci sono i cambiamenti introdotti dall?Inpdap, che entreranno in vigore a partire dal prossimo giugno e che rivoluzioneranno la procedura per le pratiche di pensione per i dipendenti della pubblica amministrazione, e poi ci sono i giovani. Pensione e giovani potrebbe apparire un binomio insolito, ma le nuove tipologie di lavoro coinvolgono in gran parte lavoratori fra i 25 e i 39 anni.infatti le domande più frequenti nel corso delle due giornate, e nel corso della normale attività del patronato, riguardano queste due problematiche e la richiesta di chiarimenti in merito alle forme di previdenza integrativa. Una particolare attenzione è rivolta anche alla tutela delle donne.
Secondo l? Inps, il 52% delle pensioni erogate alle donne è liquidata su meno di 20 anni di contributi e solo il 9,9% si colloca tra i 35 e i 40 anni di anzianità contributiva. Inoltre, sono donne il 76% dei titolari delle pensioni integrate al trattamento minimo e l?89% dei titolari di pensioni ai superstiti. Nel prossimo futuro, fanno notare all?Inas-Cisl, la posizione pensionistica delle donne rischia di essere ancora più debole per diversi motivi, tra cui la precarietà, la discontinuità e la tipologia dei nuovi lavori.
Numero verde: 800001303
http://inas.cisl.it
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.