Sono un?assistente d?infanzia. Da quattro anni lavoro con contratti a atipici che mi configurano come consulente e quindi mi sono iscritta alla gestione separata dell?Inps. Non ho perso la speranza di ottenere un?assunzione vera. Ma a questo punto mi è venuto un dubbio. I contributi versati nella gestione separata potranno essere ricongiunti? E se no, i soldi versati che fine faranno?
Loredana G. (email)
Cara Loredana, i tuoi sono i dubbi comuni a tantissimi giovani che trascorrono diversi anni senza un?assunzione con contratto di lavoro dipendente. Va detto che sia la contribuzione versata alla gestione separata sia quella che eventualmente sarà accreditata nella gestione dei dipendenti rientrano nel regime contributivo. In questo caso, per avere diritto alla pensione di vecchiaia (art. 1 c. 20 della legge 335/95) l?anzianità contributiva è di cinque anni, periodo facilmente raggiungibile.
Nel caso in cui in una delle gestioni alle quali si è iscritti non si raggiunga il requisito contributivo per il diritto a un?autonoma pensione di vecchiaia, si può sempre richiedere la liquidazione della pensione supplementare (art. 1 c. 2 dm 282/96) anche se quella insufficiente è accreditata alla gestione separata. Non va sottaciuto che sarebbe comunque auspicabile un provvedimento a livello legislativo che renda chiara la possibilità sia di cumulo sia di ricongiunzione dei diversi periodi contributivi versati alle diverse gestioni.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.