Economia

Pressione sulle coop: il Pdl propone un’autority di vigilanza

L'iniziativa dei deputati Fi-Pdl Fabio Garagnani e Giancarlo Mazzucca

di Redazione

Istituire un’authority che vigili sul sistema della cooperazione. È questo l’obiettivo della proposta di legge firmata dai deputati di Fi-Pdl Fabio Garagnani e Giancarlo Mazzuca, presentata oggi a Bologna dagli stessi promotori e in arrivo alla Camera. «Non intendiamo assolutamente denigrare o demonizzare il grande valore sociale della cooperazione – ha specificato Garagnani – ma crediamo che il principio di mutualità debba essere salvaguardato e definito ulteriormente, così come devono essere rispettate le garanzie sindacali che, invece, spesso vengono disattese». «Non ce l’abbiamo con le cooperative ‘rosse’ né con il sistema della cooperazione tout court, ma con le sue degenerazioni come quelle che si sono verificate in Emilia Romagna, dove c’è un monopolio nel settore edilizio abitativo e un’osmosi tra la cooperazione, gli enti locali e la sinistra che è sotto gli occhi di tutti» precisa Garagnani che ribadisce la necessità di «mettere sotto controllo e a regime» questo sistema, proponendo anche la creazione di una commissione parlamentare d’inchiesta. «Non vogliamo compromettere o complicare la vita alle cooperative – ha aggiunto Mazzuca – ma crediamo che debbano recupare la loro vocazione originaria che nel tempo si è persa. Basti pensare all’Unipol che è diventato un consorzio finanziario che tenta anche delle scalate bancarie, cosa che non rientra nella logica della cooperazione».

“Per ricreare una situazione di competizione sana – ha continuato Mazzuca – vale la pena spendere qualche soldo, sacrificando magari qualcuna delle autorithy inutili che esistono oggi”. Tra queste, secondo Garagnani, ci sarebbero “quella sulla tutela dei consumatori, sull’industria e sulle telecomunicazioni, visto che per queste ultime c’e’ gia’ la commissione di vigilanza”. Nello specifico, il pdl propone l’istituzione di un organismo composto da 4 membri, scelti tra i profili professionali del mondo universitario, economico e giuridico che non abbiano alcun incarico politico, amministrativo o impiego pubblico, cui si aggiunge un personale dipendente non superiore a 150 unita’. La proposta e’ di una nomina per 4 anni, non rinnovabile. Il pdl, per il quale Garagnani conta di superare 250 sotoscrizioni da parte dei parlamentari del centrodestra, stabilisce anche che l’autorithy rediga una relazione annuale da consegnare al presidente del Consiglio che, a sua volta, la trasmettera’ al Parlamento. L’ipotesi di dotazione finanziaria, infine, ammonta a 8 milioni di euro all’anno.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA