Welfare

Presidente Giochi Mediterraneo accusato di tortura

È il tunisino Habib Ammar

di Gabriella Meroni

Il presidente del Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo, generale tunisino Habib Ammar, ha ricoperto un ruolo chiave nella diffusione e nel ricorso sistematico allo strumento della tortura. È questa la pesante accusa mossa a pochi giorni dall?inizio dei Giochi ?fissati per il 2 settembre a Tunisi – da sette intellettuali francesi e dall?Organizzazione mondiale contro la tortura (Omct), che si sono rivolti al neopresidente del Comitato internazionale olimpico (Cio), Jacques Rogge affinché prenda le distanze dal militare. Secondo le accuse il generale, prima nella veste di comandante della Guardia Nazionale – dal 1984 al 1987 – e poi in qualità di ministro degli Interni, avrebbe autorizzato i servizi segreti e le forze dell?ordine a usare metodi di tortura particolarmente brutali. Gli addebiti sono documentati da testimonianze dirette e indirette. ?Questi atti sono in contraddizione con lo spirito sportivo in generale e con i principi che animano il movimento olimpico?, hanno evidenziato i sette intellettuali francesi nella lettera-accusa spedita a Rogge, esprimendo un timore: ?Non possiamo immaginare che voi, nel corso del vostro soggiorno a Tunisi, stringiate la mano a un uomo che ha torturato fino alla morte, e che l?immagine di questa stretta di mano faccia il giro del mondo, associando l?immagine vostra e del movimento olimpico a quella di un torturatore”. I firmatari dell?appello appartengono al mondo accademico e dell?editoria. (Misna)


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