Volontariato

Presentato il “Manifesto degli outsider”

Promotore il presidente della Commissione attività produttive della Camera Daniele Capezzone

di Redazione

?L?Italia che la può fare. E? ancora possibile invertire la rotta sia rispetto ai segni concreti di declino, sia rispetto alla retorica del declino inevitabile. La crisi italiana è vera e profonda ma troppo spesso è descritta come ineluttabile ed irreversibile. Non è così?. Nasce da questo pensiero il manifesto-appello ‘bipartisan’ per uno ‘statuto degli outsider’ e per una nuova alleanza sociale, presentato questa mattina a Montecitorio da Daniele Capezzone, presidente della commissione Attività produttive della Camera, e sottoscritto da Marco Follini dell?Udc, dal segretario della Uil, Luigi Angeletti, da Marco Pannella e Renzo Lusetti dell?Ulivo. Non lo ha firmato, ma si ritiene un ”estimatore”, l’ex sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi. Riforme strutturali, concorrenza e liberalizzioni, una proposta per aprire in sette giorni un?impresa, il nodo dei salari più bassi d’Europa. Sono questi i temi toccati nel documento e rappresentano le priorità su cui lavorare in questa legislatura. ?Occorre una terapia d?urto -spiega Capezzone- e bisogna ripartire da un’attenzione nuova alla questione sociale del nostro tempo. Occorre un vero e proprio ‘statuto degli outsider’, di quanti (consumatori, giovani, imprenditori del rischio e dell’innovazione, donne, lavoratori del privato, disoccupati, sottoccupati, pensionati sociali e al minimo, immigrati), sono e restano fuori dal fortino delle garanzie e dei privilegi”. Secondo l?esponente dei radicali, la condizione preliminare ?è rappresentata dal risanamento dei conti pubblici?, ma aggiunge ?vi sono altre priorità della politica economica?.


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