Presentata la 10 edizione di Civitas, la mostra della solidariet

Civitas  2005
La decima edizione di Civitas, la mostra convegno della solidarietà, dell?economia sociale e civile che si svolgerà alla Fiera di Padova dal 6 all?8 maggio con oltre 600 realtà rappresentate e oltre 45.000 visitatori previsti, quest?anno è incentrata su una tematica di estrema attualità, la responsabilità degli attori nel territorio, nella quale si collocano i comportamenti etici e sostenibili quotidiani, processi di partecipazione,  consumi consapevoli.
Che la tematica sia fortemente attuale è evidente: numerose sono le esperienze che al giorno d?oggi hanno deciso di adottare politiche di maggiore attenzione all?impatto sociale e di assumersi la responsabilità di tutelare l’ambiente, adottando politiche e scelte gestionali, organizzative e tecnologiche che vadano ad incidere positivamente  sulle loro capacità concorrenziali, sui risultati economico-finanziari e sulle ricadute sull?intero territorio di appartenenza. La Responsabilità Sociale è un importante strumento di governo, migliora le performance finanziarie, i processi di coesione interna, la gestione operativa; è una nuova via per il posizionamento dei prodotti e del marchio e per i cittadini e i consumatori è un valore aggiunto. La tematica prende piede nella seconda metà degli anni ’90, dopo il  Summit di Rio del 1992 e la stesura delle Agenda 21, quando le Nazioni Unite invitarono le grandi aziende, soprattutto le imprese multinazionali, a definire accordi commerciali che contemplassero e tutelassero i diritti umani di base dei lavoratori e che rispettassero l’ambiente. L’Unione Europea nel 1997 elabora una strategia di coinvolgimento delle aziende nel progetto RSI attraverso la fondazione di un organo di consulenza appositamente dedicato e la pubblicazione, nel luglio 2001, del Libro Verde sulla Responsabilità Sociale d’Impresa.

Civitas rilancia l?argomento a partire da un semplice interrogativo, analizzato sotto 4 punti di vista differenti: la responsabilità sociale può essere oggi la nuova declinazione della solidarietà nell?ambito delle imprese, ma non solo, anche della persona, della società civile e delle istituzioni? Un interrogativo, approfondito nell?area espositiva e nel programma culturale attraverso modelli, esperienze e buone prassi con tutti gli attori che ne sono coinvolti, che apre la strada ad altre domande: quale assunzione di responsabilità da parte dei cittadini per la cura dei beni comuni? Quali nuove forme organizzative nella gestione dei servizi e nella produzione? Quali strumenti di comunicazione di reale trasparenza nei processi di consultazione e decisione? Quali comportamenti socialmente responsabili verso il territorio? Civitas propone alcune risposte, o meglio, alcuni spunti di riflessione e di discussione, momenti di incontro e di confronto, occasioni di scambio e dibattito per approfondire, analizzare, capire. Quali sono i comportamenti sostenibili più idonei da adottare per contribuire a salvaguardare l’ambiente e conservarlo per le generazioni future? Nell?area/progetto sul turismo responsabile e sostenibile, una sorta di villaggio del turismo eticamente corretto, ci sarà l?opportunità di conoscere una metodologia del viaggiare che supera i modelli di turismo consumistico permettendo una migliore conoscenza di se stessi e degli altri, rispettando l’ambiente e sviluppando una maggior attenzione all’interazione tra viaggiatori e comunità ospitanti, per favorire un vero rispetto delle diversità culturali. Un?occasione di incontro per chi opera nel settore del turismo e dei viaggi, per le istituzioni, le imprese e per i viaggiatori. All?interno del progetto inoltre ci sarà un appuntamento importante, perché verrà presentata in Italia la campagna internazionale contro il turismo sessuale, flagello deplorevole, piaga scandalosa dei nostri tempi, che danneggia milioni di minori sfruttati, maltrattati, violentati da adulti alla ricerca di nuove esperienze, coperti dall?alibi pretestuoso dell’esotismo per cui si attribuisce una presunta precocità sessuale ai bambini del paese visitato e, soprattutto, coperti dall’anonimato e dall’impunità che il turista sessuale, portatore di un certo disprezzo razzista, sfrutta. Accanto a questo appuntamento importante e delicato, Civitas propone un ricco calendario culturale con incontri e momenti di riflessione sui ruoli e responsabilità delle istituzioni italiane e internazionali, sull?associazionismo in Veneto, il rapporto welfare e territorio, la cooperazione per migliorare la condizione della donna nel sud del mondo. E non mancherà il microcredito, visto che il 2005 è stato proclamato dall?Onu Anno internazionale, il percorso del bilancio sociale e gli strumenti del fund raising.

Tutte tematiche di grande valore e attualità che verranno riprese anche in uno spazio dedicato alla formazione per gli espositori, visitatori, operatori del sociale. Civitas infatti, per la prima volta, dà una preziosa opportunità a coloro che la frequentano a vario titolo, attraverso la realizzazione, nei giorni della manifestazione, di sei seminari di alta formazione in collaborazione con la Bocconi di Milano, l?Università di Bologna e di Ferrara e altri enti istituzionali altamente accreditati. Gli argomenti trattati verteranno intorno al tema della responsabilità, sostenibilità e sviluppo locale: si parlerà di bilancio sociale, comunicazione sociale e nuove tecnologie, marketing sociale, fund raising, organizzazione del lavoro, progettazione locale sostenibile e progettazione sociale. Un calendario ricco al quale si aggiungono gli Stati generali organizzati dal Forum Permanente del Terzo Settore, un momento di riflessione, approfondimento e confronto fra diversi attori del mondo sociale, economico, culturale e politico sugli assetti fiscali, i modelli organizzativi, l?economia e lo sviluppo, la comunicazione e la responsabilità; e il primo simposio internazionale del Parco Solidale sul tema ?Le politiche sociali e culturali in Europa: sviluppare le buone prassi e l?innovazione in Veneto?.

Civitas 2005: una manifestazione, che, nel suo decennale, vuole proporsi al cittadino, al privato sociale, agli operatori, alle istituzioni come mezzo per riflettere su questioni di grande interesse, cercando di stimolare la presa di coscienza e la ricerca di soluzioni originali, dando valore e spazio alla globalità dell’individuo.