Welfare

Preoccupa una riforma fatta solo per taglio

Roberto Speziale, presidente Anffas, osserva che la legge delega assesterà un ulteriore colpo alle persone con disabilità e alle famiglie

di Redazione

«Dopo l’approvazione della manovra finanziaria il Governo si appresta ad assestare un ulteriore pesante colpo alle persone con disabilità e alle loro famiglie»: così Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas Onlus – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, dichiara in merito alla Legge delega per la riforma fiscale e assistenziale in questi giorni in discussione alla Camera.
Anffas Onlus, inoltre, si appresta a rivolgersi direttamente al Presidente della Repubblica, portando alla sua attenzione tutte le difficoltà e le durissime prospettive di vita che pendono sulla testa di migliaia di persone con disabilità, cittadini che già ora sono penalizzati e che rischiano di esserlo ancora di più in un futuro non troppo lontano.

Prosegue il Speziale: «Così come predisposta, la riforma sull’assistenza non è volta a migliorare i servizi, ma ha come unico obiettivo raggiungere quanto indicato dalle recenti manovre finanziarie, ossia un taglio complessivo di 40 miliardi di euro, causando grandi conseguenze sul sistema di welfare statale e regionale, e quindi, ovviamente, anche sulla vita delle persone e delle famiglie con disabilità. C’è il concreto rischio, infatti, che per arrivare a questa cifra saranno tagliate, in maniera netta, tra le altre cose, pensioni di invalidità, indennità di accompagnamento e pensioni di reversibilità: tutti sostegni di cui oggi usufruiscono le persone con disabilità e che, contrariamente a quanti molti pensano, sono un diritto legittimo e non una concessione».

«Questa situazione» continua «sommata all’azzeramento del Fondo per la non autosufficienza e alla netta riduzione di quello per le Politiche sociali, nonché ai tagli alla spesa di Comuni e Regioni (che incidono inevitabilmente sui servizi alle persone con disabilità) rappresenta un danno enorme per la vita delle persone con disabilità che non può lasciare indifferenti».

«Considerate le molteplici iniziative sulla questione che non hanno avuto risposta, Anffas Onlus, anche nell’ambito dello stato di mobilitazione promosso dalla Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) cui Anffas Onlus aderisce, considera chiusa ogni tipo di interlocuzione con il Governo e si appresta a muoversi in una direzione diversa», conclude Roberto Speziale: «È nostra intenzione, infatti, cercare di aprire un nuovo dialogo con la politica, e per questo motivo chiediamo già da ora un confronto diretto con i segretari di tutti i partiti politici, invitando ad un preciso impegno a tutela delle persone con disabilità e delle loro famiglie anche tramite la condivisione di una piattaforma sul tema da inserire il più presto possibile nell’agenda politica, per costruire così un dialogo super partes ed arrivare ad una soluzione che eviti di calpestare ancora una volta i nostri diritti».

L’Associazione prosegue dunque nella sua mobilitazione e non intende fermarsi fino a quando non si avrà garanzia della tutela e del rispetto dei diritti umani e civili delle persone con disabilità e dei loro genitori e familiari.

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