Ragazzi fuori famiglia

Prendere voce a 18 anni, l’azione politica più forte

Tacchi alti e un filo di rossetto. Giacca e cravatta. Cinquanta emozionatissimi giovani care leavers hanno portato in Parlamento le loro raccomandazioni per migliorare il sistema di accoglienza dei bambini e ragazzi che vivono fuori dalla loro famiglia di origine. Le risposte? Qualcuna c'è stata, ma non dal Governo

di Cecilia Dante

Durante la terza conferenza nazionale del Care Leavers Network Italia, tenutasi a Roma il 18 marzo, 50 ragazzi e ragazze care leavers provenienti  dalla Lombardia, dall’Umbria, dalla Sicilia, dalla Sardegna, dalla Toscana, dall’Emilia Romagna, dal Lazio e dal Piemonte, sono entrati a testa alta, ed elegantissimi, nell’aula del Senato “Atti parlamentari Biblioteca del Senato Giovanni Spadolini” e hanno orgogliosamente declamato le loro raccomandazioni. Si tratta di suggerimenti e richieste che hanno discusso, elaborato e scritto insieme, con l’obiettivo di migliorare il sistema di accoglienza fuori famiglia e di accompagnamento all’autonomia.

Una strada lunga due anni

L’appuntamento è anche stata l’ultima delle quattro mobilità del progetto Erasmus+ KA154-YOU Youth participation activities, finanziato dalla Commissione Europea, dopo quelle a Tolè, Cagliari e Catania. Attraverso la voce diretta dei ragazzi, abbiamo portato ai decisori politici e agli attori istituzionali il frutto di questo lungo cammino durato due anni. Il progetto “CLN: un movimento per partecipare ” prevedeva un incontro nazionale ogni sei mesi, preceduto da sei mesi di lavoro nei singoli gruppi regionali, anche grazie al contributo del progetto ministeriale “Perla, pratiche per l’antifragilità” di cui siamo partner. Ogni network lavorava a una tematica del sistema di accoglienza ritenuta rilevante dalle ragazze e dai ragazzi stessi, e poi portava le proprie riflessioni all’incontro nazionale, per una rielaborazione collettiva, mescolando i gruppi affinché alla fine tutti avessero la possibilità di dire la propria opinione su ciò che avevano a cuore. Abbiamo lavorato attraverso la metodologia partecipativa che caratterizza il CLN, utilizzando gli strumenti dei focus group e dei laboratori di storytelling. 


La nostra voce, per cambiare

L’aver portato le  istanze dei ragazzi e delle ragazze in Parlamento è stato il primo passo per far sì che ciò che non funziona del sistema di accoglienza possa migliorare. Abbiamo consegnato questo sogno ai politici e alle organizzazioni presenti per farlo diventare realtà e speriamo che siano loro stessi a farsi portavoce con chi oggi non è riuscito a raccogliere il nostro invito. Siamo molto dispiaciuti della totale assenza di rappresentanti della maggioranza, sia parlamentari che membri del Governo; capiamo il momento difficile ma riteniamo che almeno un passaggio breve sarebbe stato molto gradito e apprezzato dai ragazzi e dalle ragazze che hanno preso parola, i quali nutrivano aspettative importanti rispetto alla possibilità di poter avviare un dialogo diretto con chi governa il Paese e può rendere più facilmente tangibili delle azioni normative in sintonia con le loro Raccomandazioni. Rilanceremo con tutti loro per poterli incontrare presso le loro sedi con una rappresentanza dei ragazzi presenti a Roma.

Siamo molto dispiaciuti della totale assenza di rappresentanti della maggioranza, sia parlamentari che membri del Governo. Rilanceremo con tutti loro per poterli incontrare presso le loro sedi con una rappresentanza dei ragazzi presenti a Roma.

Ci portiamo a casa la grande soddisfazione dei ragazzi, molto emozionati ma davvero bravissimi. Per loro è stato un momento di alto profilo in cui hanno potuto condividere la possibilità di prendere parola in un luogo così importante di fronte a persone così rappresentative. E in più hanno ricevuto diversi inviti e proposte da parte dei relatori e questo è stato per loro un riscontro concreto e particolarmente apprezzato.

I partecipanti alla Terza Conferenza Nazionale del Care Leavers Network a Roma


Le prime risposte

La senatrice Sandra Zampa, che è stata il nostro faro nell’organizzazione della conferenza, ci ha detto che un documento così concreto, vivo e strutturato va accolto e portato avanti facendone una proposta bipartisan – d’accordo in questo con Marina Terragni, Autorità Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza – su cui lavorare insieme alla maggioranza. «Vediamoci più spesso», ci ha chiesto. Che poi è lo stesso desiderio espresso da Alessia Cecchini (responsabile Programma Erasmus+ per i settori Gioventù e Sport, Agenzia Nazionale per la Gioventù), che ha colto il vero e proprio moto di cittadinanza attiva dei ragazzi e vorrebbe fosse alimentato e valorizzato.

Simona Malpezzi, vicepresidente della Commissione Bicamerale Infanzia e Adolescenza, ha invitato i ragazzi per un’ audizione sul tema del disagio adolescenziale e giovanile, in cui inserire anche il punto di vista specifico dei care leavers. Potrebbe essere un nuovo punto di partenza per scrivere magari insieme un disegno di legge che possa soddisfare alcune delle proposte contenute nelle Raccomandazioni. Così come insieme a noi Emanuela Rossini, policy maker e docente all’Università degli Studi di Milano, vorrebbe costruire una piattaforma nazionale delle buone prassi locali e nazionali sull’accompagnamento dei care leavers, che possa diventare strumento per creare connessioni, promuovere possibilità, aggregare interesse e scambi di pratiche. Un altro invito è arrivato da Hassan Bassi, del Social Forum Abitare, che ha chiesto ai ragazzi di partecipare al forum che si terrà Napoli, a maggio, per creare un corner del CLN nel corso dell’evento e ospitare un intervento sul tema dell’abitare nel leaving care.


Insieme a loro, per aiutarci a tracciare il profilo dell’universo care leavers, per aggiungere il proprio punto di vista o semplicemente per ascoltare, moderati dalla giornalista di VITA Sara De Carli, c’erano anche Mirella Silvani (Vicepresidente Cnoas), Simona Rotondi (vicecoordinatrice bandi e iniziative di Con i Bambini, che ha anticipato un prossimo bando dedicato ai minori fuori famiglia da 15 milioni di euro), Liviana Marelli (CNCA) e Samantha Tedesco (SOS Villaggi dei Bambini) per il Gruppo 5 Buone Ragioni, Katia Cigliuti (Istituto degli Innocenti), Kevin Tessarin (Rappresentante Youth Conference Nazionale Progetto Care Leavers) e il senatore Pietro Patton

Cecilia Dante è coordinatrice nazionale del Care Leavers Network Italia – Agevolando Aps

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