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Prendere o lasciare?

Tariffe agevolate per chi spedisce almeno 100mila pezzi. Questa la proposta di Poste al non profit

di Redazione

Non c’è molto tempo. L’offerta al non profit che Poste sta lanciando in questi giorni, è valida fino al 5 dicembre. Poi addio “Postatarget creative sperimentale”. In che cosa consiste? Nella possibilità di risparmiare sulle tariffe postali a patto però che si spediscano almeno 100mila pezzi, pagando (a seconda del peso e del numero di buste) un costo tra lo 0,14 e lo 0,19 al posto dei 28 centesimi divenuti «regolari» dopo la soppressione – sei mesi fa – delle agevolazioni per le realtà non profit. Ci sono però condizioni precise per poter accedere a questa possibilità.

Oltre al numero di pezzi (e va riconosciuto che la soglia minima di 100mila pezzi potrebbe consentire a molte realtà di aderire a questa formula), occorre rispettare un determinato formato. Va da sé che occorre sottoscrivere un contratto (con i responsabili commerciali di ciascun ufficio postale) e che, soprattutto, si deve tenere bene a mente che il termine ultimo delle spedizioni sarà appunto il 5 dicembre. Una data che però potrebbe rivelarsi non del tutto adeguata alle esigenze specifiche del non profit: è al tempo stesso pericolosamente vicina e lontana dal Natale, momento importante, anzi topico per ogni raccolta fondi e per qualsiasi operazione di sensibilizzazione. E se qualche cosa va storto?

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