Politica
Prende forma il piano di Tsipras
La proposta su cui sta lavorando il governo ellenico prevede riforme per 12 miliardi in due anni grazie a riforme fiscali e aumenti dell’Iva. Intanto l’Associazione bancaria greca fa sapere che la liquidità dei bancomat sarà garantita fino a lunedì, abbastanza a lungo per riuscire ad ottenere il denaro senza subire ulteriori danni
Le banche greche hanno liquidità sufficiente per alimentare i loro sportelli automatici fino a lunedì. Ad annunciarlo, all'emittente greca Skai Tv, è stato il presidente dell'Associazione bancaria greca, Louka Katseli, dopo che le autorità di Atene hanno prolungato fino al 13 luglio la chiusura delle banche del Paese e hanno limitato i prelievi di contante agli sportelli automatici a 60 euro al giorno.
Mentre quindi il sistema di credito ellenico prova a gestire la situazione il Governo lavora per riuscire nell’impresa di stipulare l’accordo con l’Europa. Il piano che Alexis Tsipras sta studiando, secondo le indiscrezioni pubblicate dal quotidiano greco Kathimerini, consterebbe in un pacchetto di riforme del valore di 12 miliardi di euro in due anni.
Nel testo sarebbero previsti un aumento delle imposte sulle società al 28% dal 26%; un aumento dell’Iva sui beni di lusso dal 10 al 13%; un aumento dell’Iva sui prodotti alimentari trasformati, ristoranti, trasporti e alcuni servizi sanitari offerti dal settore privato dal 13 al 23%; un aumento dell’Iva per gli hotel al 13 dal 6,5%.
La dead line per la presentazione del piano è venerdì. La speranza è di chiudere l’accordo domenica così da avere la liquidità necessaria, lunedì, per evitare il default e il Grexit.
Insomma sembra che la partita a poker tra Grecia e Germania sia agli sgoccioli. Sono finiti i bluff, gli studi dell’avversario e le moine. È arrivato il momento di rilanciare e portare a casa la partita.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.