Volontariato

Premio Sakharov: scelta la terna dei candidati

Sono monsignor Zacarias Kamwenho, arcivescovo di Lubango (Angola), la giornalista tunisina Sihem ben Sedrine e, insieme, il palestinese Izzat Ghazzawi e l'israeliana Nurit Peled-Elhanan

di Daniela Romanello

Il Parlamento europeo ha scelto la terna finale dei candidati a ricevere il Premio Sakharov per il 2001. Ne fanno parte l?arcivescovo di Lubango (Angola sudoccidentale), monsignor Zacarias Kamwenho, la giornalista tunisina e attivista per i diritti umani Sihem ben Sedrine e, significativamente insieme, due esponenti della società civile israeliana e palestinese. Monsignor Kamwenho è stato candidato in considerazione dell?opera svolta come presidente del Comitato interconfessionale per la pace in Angola, paese sconvolto dalla dilaniante guerra fra il governo del presidente Dos Santos e i ribelli dell?Unita. Per Sihem ben Sedrine, invece, si tratta del riconoscimento di una intensa lotta in difesa dei diritti civili. La signora ben Sedrine è stata vicepresidente della Lega per i diritti dell’uomo (Ldht) e cofondatrice del Comitato nazionale per le libertà (Cnlt). Da tempo nel mirino del regime del presidente Zin el Abdin ben Alì, è in libertà provvisoria in attesa di essere processata per oltraggio alla magistratura e diffusione di notizie false e tendenziose. Izzat Ghazzawi, invece, è il presidente dell?associazione degli scrittori palestinesi, mentre Nurit Peled-Elhanan è figlia di un generale israeliano. Sono accomunati dall?impegno per il dialogo fra i loro popoli ma anche da un crudele destino, che non ne ha attenuato l?attivismo in favore della pace. Lui, infatti, ha perso un figlio, caduto sotto i colpi dei militari israeliani, mentre il figlio di lei è rimasto ucciso in un attentato compiuto da un kamikaze palestinese. Il nome del vincitore del Premio Sakharov verrà scelto da un?apposita commissione verso la fine di ottobre.


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