Il fatto. Il 18 dicembre 1993 fu inaugurata la nuova piazza con porticato annesso al Municipio di Seriate. Il progetto porta la firma dell?architetto Sergio Crotti, noto docente del Politecnico di Milano, che ne ha seguito anche la realizzazione. Tre giorni dopo l?edificio fu chiuso e transennato. Il Comitato aveva denunciato la presenza di numerose barriere architettoniche sia nel porticato che nella piazza del palese in violazione delle leggi vigenti. Non solo: si era scoperto che mancavano i permessi dei Vigili del fuoco e della Usl. La vicenda ebbe risonanza nazionale: fu presentata a Rai 2 ne ?Il coraggio di vivere?.
Il reato. «Tutte le opere realizzate negli edifici pubblici e privati aperti al pubblico in difformità delle disposizioni vigenti in materia di accessibilità e di eliminazione delle barriere architettoniche, nelle quali le difformità siano tali da rendere impossibile l?utilizzazione dell?opera da parte delle persone handicappate, sono dichiarate inabitabili e inagibili. Il progettista, il direttore dei lavori, il responsabile tecnico degli accertamenti per l?agibilità o l?abitabilità e il collaudatore, ciascuno per la propria competenza, sono direttamente responsabili. Essi sono puniti con l?ammenda da lire 10 milioni a lire 50 milioni e con la sospensione dai rispettivi Albi professionali per un periodo compreso da uno a sei mesi». (Legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 24, comma 7).
Le conseguenze. Nessuno ha pagato nulla: né multe, né sospensioni dall?Albo. L?anno scorso (dopo 4 anni) nell?edificio con il porticato è stato messo in funzione un ascensore che risolve solo parzialmente i problemi di accessibilità del complesso. Parte della piazza e dell?edificio restano inaccessibili e al di fuori dalle norme attualmente vigenti.
Nel frattempo l?architetto Sergio Crotti, per nulla pentito, ha progettato un?altra opera con barriere architettoniche: il nuovo centro commerciale di Trescore Balneario (Bg).
La beffa. La piazza e il porticato del Municipio di Seriate sono stati recentemente selezionati per il premio ?In/Arch Opera in Lombardia?, indetto dall?Istituto nazionale di architettura (sezione lombarda) e dalla rivista Domus, con il patrocinio dell?assessorato alla Cultura della Regione Lombardia del bergamasco Marzio Tremaglia. Il premio ha la finalità di realizzare «un osservatorio sull?architettura contemporanea in Lombardia assunta a campione della produzione nazionale». Nella relazione della giuria si descrive l?opera di Sergio Crotti «come una corte d?onore, per accogliere i cittadini». Non tutti, ovviamente.
La domanda. Non c?è un magistrato della Procura o un presidente dell?Albo degli architetti che abbia l?intenzione di applicare le sanzioni previste dalle leggi?
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