Non profit
Premio a due giovani africani
Il turismo a Capo Verde e l'accesso al credito in Sudafrica al centro delle ricerche premiate dalla Ue
Due giovani ricercatori africani, in Italia per frequentare un master in microfinanza all’Università di Bergamo, si sono aggiudicati le borse di studio messe a disposizione all’interno del progetto europeo “University Meets Microfinance”, promosso da Capgemini Italia, dall’organizzazione non profit creata dal noto economista e saggista francese, Jacques Attali, PlaNet Finance e dall’Unione Europea. Il programma ha l’obiettivo di creare una cooperazione tra le Università, gli studenti e gli operatori di microfinanza in Europa e il bando vuole premiare le migliori tesi di laurea triennale, specialistica e master, che affrontano la tematica della microfinanza.
Amdework Dilnessaw, etiope di 27 anni, si è concentrato sul settore turistico a Capo Verde, che negli ultimi anni ha trainato la ripresa economica del paese. «Grazie a questa ricerca ho potuto avvicinarmi alle sfide e alle occasioni per aumentare la partecipazione a progetti di microfinanza delle piccole realtà economiche della filiera del turismo a Capo Verde»ha affermato il giovane studioso. La ricerca sottolinea l’importanza dello sviluppo della filiera, ponendo l’accento sulla necessità di allargare l’accesso ai servizio finanziari per le piccole e medie imprese. Allo studio è seguita una ricerca sul campo, con interviste ai protagonisti dell’economia di Capo Verde, dalle Ong alle agenzie governative per lo sviluppo delle imprese. «Confrontandomi con loro – ha aggiunto – ho percepito un grande interesse verso il turismo. Tutti si sforzano di lavorare per ottenere dei benefici dallo sviluppo di questo settore».
Mentre Denis Muganga, 29 anni, nato in Kenya, ha analizzato gli effetti portati dalla regulation nelle istituzioni di microfinanza in Sud Africa, cercando di capire se abbia o meno contribuito a facilitare l’accesso al credito. Lo studio si è rivolto principalmente alle istituzioni di microfinanza di Città del Capo: «I costi necessari per adattarsi alla struttura di regulation sono relativamente alti – spiega lo studioso – ma possono essere considerati come accettabili in vista dei profitti e dei benefici che portano con sé».
Gli studenti italiani hanno partecipato al progetto europeo “University Meets Microfinance”. Basti pensare che dei 23 eventi organizzati in Europa per promuovere il progetto, sette si sono svolti in Italia. Se si prende poi in considerazione il numero di domande d’iscrizione al bando, il 32% proviene da università italiane. Per chi fosse interessato a partecipare al nuovo bando, è possibile visitare il sito.
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