Economia

PREMI. La Lombardia premia le aziende che conciliano lavoro e famiglia

Otto imprese hanno vinto il 'Premio FamigliaLavoro', ideato e promosso da Regione Lombardia e da Altis dell'Università Cattolica di Milano.

di Redazione

La Bpm, Banca Popolare di Milano, la Edison, il Gruppo Johnson Johnson, la Canclini Tessile di Como, la Lubiam moda uomo di Mantova e la BeM Service di Abbiategrasso sono le prime aziende lombarde a vincere il “Premio Famiglia-Lavoro“, il riconoscimento regionale nato per valorizzare quelle imprese che si sono distinte nel garantire al proprio personale una reale conciliazione tra le esigenze familiari e quelle lavorative.

Sono state assegnate anche due menzioni speciali: all’azienda tessile Cittadini spa di Brescia, e all’Atm, Azienda Trasporti Milanesi. A consegnare per la prima volta il Premio sono stati il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e l’assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli.

Le otto aziende che hanno vinto il Premio FamigliaLavoro, ideato e promosso da Regione Lombardia e da Altis (Alta Scuola Impresa e Societa’) dell’Universita’ Cattolica di Milano, sono state selezionate tra 34 che si sono autocandidate, mettendo in campo esempi virtuosi di conciliazione quali: la realizzazione di asili nido, banche del tempo, la flessibilità o la riduzione dell’orario di lavoro per esigenze familiari, periodi di aspettativa o di permessi speciali per assistere e curare sia bambini che anziani, congedi di maternità prolungati, facilitazioni di trasporto per raggiungere il posto di lavoro, servizi di time saving (disbrigo di pratiche burocratiche, acquisti, assicurazioni).

“Premiamo delle aziende – ha affermato Formigoni – che con i loro progetti hanno dimostrato concretamente di credere in una visione dell’impresa e del lavoro fondata su una concezione dei lavoratori innanzitutto come persone, soggetti sociali, padri e madri di famiglia, portatori quindi di bisogni e desideri di natura personale ed extra-aziendale. E questo è ancora più vero per molte donne, che devono avere la possibilità di scegliere liberamente di essere mogli, madri e lavoratrici senza essere ostacolate nel realizzare e compiere i propri desideri”.

“La conciliazione tra la vita familiare e l’ambito lavorativo – ha proseguito il presidente – è, infatti, uno dei terreni su cui si giocherà la competitivita’ delle aziende. Un aspetto che, in Lombardia, ci vede primeggiare rispetto al resto del Paese, con un tasso di occupazione femminile che nel 2007 ha raggiunto circa il 57%, percentuale che si avvicina molto a quella indicata dalla strategia di Lisbona. D’altro canto riscoprire il contributo fondamentale del welfare aziendale è anche la via per costruire un nuovo modello di welfare“.

“Il welfare che stiamo costruendo in Lombardia – ha precisato l’assessore Boscagli – passa proprio attraverso una maggiore adeguatezza degli interventi alle singole situazioni famigliari, ciascuna ha necessità proprie e uniche a cui rispondere. Nasce da qui l’urgenza di progettare misure di conciliazione, attivando servizi e iniziative su misura nelle imprese e sul territorio. Tali obiettivi possono essere raggiunti solo ragionando in un’ottica di collaborazione tra una pluralità di attori: le istituzioni politiche, le imprese, il privato sociale e le famiglie. Solo il coinvolgimento e la sinergia tra questi quattro attori potra’, infatti, realizzare un nuovo welfare, adatto per affrontare le sfide future della nostra societa’”.

La giuria, composta da 12 membri della pubblica amministrazione, istituzioni, mondo della ricerca e dell’impresa, ha valutato i progetti tenendo conto del coinvolgimento dei dipendenti nelle varie fasi del progetto e della coerenza del progetto stesso con le esigenze emerse dal personale dell’azienda. E’ stata valutata positivamente anche l’integrazione dei servizi offerti dall’azienda con quelli del territorio e la creazione di partnership con organizzazioni no profit per la gestione del progetto stesso.


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