Formazione
Precari, 10mila assunzioni dalle vecchie graduatorie
Accordo raggiunto ieri. Vittoria della Lega
di Redazione
È stato firmato ieri presso l’Aran l’Accordo per le assunzioni dei docenti precari in base all’intesa sottoscritta il 19 luglio scorso. L’Aran ha infatti convocato i cinque sindacati rappresentativi del comparto scuola, dopo il benestare del Governo e la registrazione della Corte dei Conti.
Un terzo delle 30.308 cattedre da assegnare ai precari, entro il 30 agosto, sarà assegnato con retrodatazione giuridica al 2010-11 e facendo riferimento alle vecchie graduatorie, quelle dell’anno scolastico 2010/2011, appunto, prima cioè che un pronunciamento della Consulta costringesse il governo a riaprire le graduatorie agli spostamenti da una provincia all’altra, con il trasferimento al Nord di oltre 30 mila precari meridionali. Il trasferimento da una provincia all’altra era invece stato bloccato nel 2007 dal ministro Fioroni, contestualmente alla chiusura delle graduatorie, trasformate in graduatorie ad esaurimento.
Per questo motivo quella di ieri è una vittoria della Lega. È un buon successo, ha dichiarato il sen. Mario Pittoni, capogruppo della Lega Nord in commissione Istruzione del Senato – in quanto “salviamo” migliaia di docenti del Centro-Nord scavalcati dai colleghi del Sud in possesso dei famosi superpunteggi dopo la riapertura delle graduatorie, anche se non ci stancheremo di ripetere che il provvedimento più di buon senso era il “congelamento” delle graduatorie in attesa della riforma del reclutamento, come previsto dall’emendamento da noi fatto approvare al Senato con il decreto Milleproroghe, ma stoppato dal Quirinale».
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.