Non profit

Prc e il volontariato. Il Terzo settore? Sia più comunista

Paolo Ferrero, responsabile di Rifondazione per il non profit, denuncia il rischio liberista di alcune leggi sociali. E disegna il “suo” sociale. Che apre ai no global.

di Ettore Colombo

Al congresso di Rifondazione che si è svolto a Rimini dal 5 al 7 aprile, di Terzo settore si è parlato poco, anzi per nulla. Molto di lavoro e sindacati, Palestina e Israele, invece. «Rifondazione apre ai no global», titolavano i giornali. Ma dove, ma chi, ma quando? Agnoletto, dal palco, ha parlato di Medio Oriente, i sindacalisti di sciopero. E la sfida, e il mondo sociale? Parole più evocate a Bologna, al congresso di An. Paolo Ferrero, responsabile del Prc per il Terzo settore, segue da tempo i movimenti no global. Ma rimane un comunista doc. Altro che ?più mercato e meno Stato?, più anticapitalismo chiede Ferrero, anche al volontariato. Vita: Authority per il volontariato, legge 266, cooperazione decentrata, legge sull?assistenza. È cambiato, il Terzo settore? Paolo Ferrero: È vero, ma oggi che ruolo avrà il Terzo settore all?interno di politiche sempre più volte allo smantellamento dello Stato sociale, in un passaggio che definiamo di sostituzione del Warfare al Welfare? Vediamo una concezione e una strutturazione del Terzo settore che punta al ribasso, a una diminuzione della sfera dei diritti e a una individualizzazione delle prestazioni. Insomma, una flessibilità al ribasso, non certo al rialzo, dove la logica imperante è quella del mercato. Un processo, la demolizione del valore sociale del Terzo settore, cui hanno contribuito anche i governi ulivisti. Penso alla legge Turco sull?assistenza, cui restiamo contrari, anche se il Forum del Terzo settore l?ha accolta come passo in avanti. Invece propugnava una concezione che vuole sostituire il mercato allo Stato, con il Terzo settore in funzione ancillare e sussidiaria. Vita: La definizione di impresa sociale è un ossimoro o una strada praticabile? Ferrero: L?impresa sociale può e deve avere un valore, ma la parola impresa continua a non piacermi, in quanto comunista. Comunque si guarda troppo, credo, anche in questo campo a quanto il volontariato sociale produce in termini di Pil e non di benessere sociale. Gli indicatori economici non bastano, e la bontà di un?impresa sociale va valorizzata per quanto il volontario produce con il suo lavoro, e non per quanto fa guadagnare. La legge sul socio lavoratore, ad esempio, bada troppo ai diritti del socio e poco a quelli del lavoratore. Vita: La battaglia dell?articolo 18 riguarda anche il Terzo settore? Ferrero: Eccome. Il problema sta nell?allargare e non nel restringere la sfera dei diritti certi. Bisogna puntare ad aumentare i diritti esigibili da tutti i lavoratori, dipendenti, contrattualizzati o sociali. L?abolizione dell?articolo 18 toglie diritti a chi non ce li ha. Noi invece lottiamo per estenderli. Vita: Difesa della legge 185 sulle armi, partiti e società civile. Quest?ultima è arrivata per prima, i partiti di sinistra ultimi? Ferrero: Noi ci siamo battuti e ci batteremo in Parlamento per difenderla; casomai a essere arrivati in ritardo, anzi, a volerla stravolgere sono i Ds, come dicono le associazioni, che hanno bollato le modifiche con il nome di Previti e Minniti? Rimane però un punto, vero: le nostre battaglie hanno scarsa eco se non c?è un movimento che le sostiene e le amplifica. Il ruolo del Terzo settore, in questo caso, è stato vitale. Senza di loro, la nostra sarebbe rimasta una battaglia di minoranza. Vita: Più militanti o più volontari dentro il partito? E quanto l?alleanza coi no global vivifica il Prc? Ferrero: Ci sono i vecchi militanti che fanno politica e quindi volontariato politico attraverso il lavoro in sezione o nelle 700 feste di Liberazione, e una nuova forma di militanza che mette in rete chi ha la tessera di Rifondazione con chi lavora in Legambiente, Arci o Rete Lilliput e che si avvicina a noi con domande e progetti nuovi. Dobbiamo saperli ascoltare e integrare con la nostra storia. Per far vincere la lotta contro la globalizzazione e il neoimperialismo. Info: www.rifondazione.it Per scrivere a Paolo Ferrero: paolo.ferrero@rifondazione.it


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