Volontariato

Povertà: Rimini, Verbania e Massa a forte rischio

Lo sostiene una ricerca del Centro studi di Venezia

di Redazione

Rimini, Verbania e Massa le citta’ capoluogo con livelli di rischio ”poverta”’ piu’ elevati. Questo uno dei risultati piu’ importanti di una ricerca del Centro Studi Sintesi di Venezia sui livelli di rischio poverta’ a livello locale. Considerando il totale dei 106 comuni capoluogo di provincia oggetto di studio, circa il 12,7% dei contribuenti (circa 1.200.000 unita’) dichiara un reddito inferiore alla soglia media di poverta’ locale pari a 9.893 euro annui, a fronte del quale il reddito medio e’ di 24.103 euro. Una ricerca che ha cercato di determinare il rischio di ”non arrivare alla fine del mese” a seconda che si viva in una citta’ rispetto ad un’altra, associando il reddito medio puntuale riferito a ciascun comune con la spesa media familiare, che rappresenta un segnale del locale standard di vita.

L’analisi per singoli comuni evidenzia, con una certa sorpresa, che Rimini e’ la citta’ piu’ esposta al rischio ”poverta”’, in quanto circa il 26,9% dei contribuenti presenta un livello di reddito inferiore alla soglia di poverta’ locale. Rimini, infatti, ha una reddito medio inferiore di circa 4.000 euro alla media nazionale, con una forte presenza di redditi inferiori ai 10.000 euro (circa il 18,3% dei contribuenti, quando la media italiana e’ 13%) ed un livello elevato di spesa per consumi che fa innalzare la soglia di poverta’ ben oltre il riferimento medio generale. Tuttavia, sulla situazione di Rimini, ha un peso rilevante l’economia turistica e la relativa presenza di numerosi soggetti impiegati in lavori stagionali, quindi con redditi tendenzialmente piu’ bassi. Dopo Rimini, la graduatoria e’ composta da Verbania (22,7%), Massa (21,7%), Cesena e Crotone (entrambe con il 21,7%); i tassi di rischio inferiori si riscontrano, invece, a Matera (5,3%), Potenza (5,6%) e Avellino (6,3%)


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