Formazione

Poverta’: la Toscana sostiene progetto web Caritas

Sono 25 mila euro stanziati dall'assessorato alle Politiche sociali della Toscana, destinati alla Caritas per la messa in rete di ''Osservatori diocesani dei bisogni e delle poverta'''

di Redazione

Per contrastare un fenomeno, occorre anzitutto conoscerlo. E cosi’ la rete della solidarieta’ e delle poverta’ estreme diventa ‘digitale’: 25 mila euro stanziati dall’assessorato regionale alle Politiche sociali della Toscana, all’interno di un piu’ vasto programma che prevede anche un contributo di 12 mila euro all’Associazione solidaristica Mangrovia ed un’indagine campionaria sulla poverta’ in Toscana condotta dall’Irpet, sono infatti stati destinati alla Caritas per finanziare in parte la messa in rete di ”Osservatori diocesani dei bisogni e delle poverta”’. Lo prevede una delibera presentata dal vicepresidente Angelo Passaleva ed approvata dalla Giunta regionale della Toscana. ”Il progetto presentato dalla Caritas Toscana – spiega Passaleva – e’ stato valutato in termini positivi proprio a motivo della evidente concretezza riferita all’esperienza che in ogni provincia toscana le Caritas dimostrano di possedere quando si parla di antiche e nuove poverta’. Chi meglio delle Caritas – aggiunge il vicepresidente toscano – conosce le poverta’ presenti sul nostro territorio, puo’ dialogare con le istituzioni offrendo una qualificata sponda di conoscenze ed e’ capace di segnalare bisogni ed emergenze nell’ambito della lotta alla poverta’?”. In Toscana operano 17 Caritas diocesane, che da tempo si sono attivate per costituire specifici osservatori diocesani dei bisogni, delle poverta’ e delle risorse. Sono impegnati a sistemizzare e a leggere la grande quantita’ di dati disponibili nei singoli territori. Ed oggi questi osservatori sono gia’ 13. Per ricercare la massima efficacia era pero’ necessario mettere in rete questa autentica mole di informazioni. Oltre all’acquisizione di una strumentazione informatica adeguata sono previsti corsi di formazione per gli operatori diocesani, un unico servizio di raccolta dati sul territorio toscano, l’elaborazione dei dati e la loro diffusione attraverso un rapporto periodico: qualcosa di analogo, in campo regionale, al rapporto annuale sull’esclusione sociale curata da Caritas Italiana e dalla Fondazione Zancan. Le diocesi coinvolte nel progetto sono Arezzo, Firenze, Grosseto, Lucca, Massa Carrara, Massa Marittima, Pescia, Pisa, Pistoia, Pitigliano, Prato, Siena, Volterra.


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