Non profit
Povertà: Focsiv e Caritas insieme contro la povertà globale
La campagna si colloca nella piu' ampia mobilitazione mondiale lanciata per il 2005 dalla societa' civile internazionale, la 'Global call for action against poverty'. Una cartolina a Blair e Berlu
di Paul Ricard
Puo’ una semplice cartolina risolvere il problema dell’esistenza di oltre un miliardo di essere umani che vivono in miseria e di circa 24 mila persone che muoiono ogni giorno per fame? Ovviamente no, ma puo’ essere il modo in cui la parte ricca del pianeta ricorda a governi e istituzioni che ci sono degli impegni, assunti nel 2000, per dimezzare la poverta’ e la fame nel mondo entro il 2015. E’ questo il senso della campagna presentata oggi da Focsiv e Caritas – due tra le maggiori organizzazioni di volontariato – alla quale aderiscono le principali associazioni del mondo cattolico e che si colloca nella piu’ ampia mobilitazione mondiale lanciata per il 2005 dalla societa’ civile internazionale, la ‘Global call for action against poverty’. La tragedia del maremoto nel sud-est asiatico ha posto sotto i riflettori le carenze strutturali e la vulnerabilita’ di popolazioni che sono vittime ordinarie di miseria e ingiustizia. Secondo i promotori della campagna, pero’, non si puo’ dimenticare la catastrofe ancor piu’ tragica che colpisce quotidianamente i poveri del pianeta: la generosita’ umanitaria episodica, dicono, non e’ sufficiente, occorre adottare soluzioni a lungo termine, che implichino un impegno piu’ consistente da parte della comunita’ internazionale e un nuovo slancio all’aiuto pubblico allo sviluppo.
Tre i punti focali della campagna, illustrati dal presidente di Focsiv, Sergio Marelli: cancellazione del debito (”la moratoria non basta – ha detto – in quanto si limita a posticipare il problema”); piu’ risorse alla cooperazione internazionale, ”perche’ secondo stime dell’Onu e della Banca mondiale per raggiungere gli Obiettivi del Millennio occorre raddoppiare l’attuale stanziamento, che e’ di 50 milioni di dollari”; riforma delle regole del commercio mondiale ed eliminazione delle pratiche di dumping. Questa, e’ stato sottolineato con forza, ”e’ l’unica strada per garantire la pace, la sicurezza e il futuro per i nostri figli”. E quindi bisogna fare pressione, anzi usando le parole del direttore della Caritas Italiana, mons. Vittorio Nozza, ”occorre fare azioni di lobby” affinche’ i governi, e quello italiano in particolare, mantenga gli impegni assunti in sede internazionale, come quello di innalzare allo 0,7% del pil la quota del fondo per gli aiuti allo sviluppo. In vista, quindi, di tre appuntamenti importanti del 2005 – a luglio il G8, a settembre l’assemblea generale dell’Onu sullo stato di avanzamento degli Obiettivi del Millennio, a dicembre la conferenza ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio – i promotori della campagna hanno preparato una cartolina, che ognuno potra’ compilare e spedire al premier britannico Tony Blair, in qualita’ di rappresentante del Paese ospite del G8, e al presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, per ”ricordare ai paesi ricchi e industrializzati che nelle loro mani c’e’ la sorte di milioni di persone che muoiono di fame e non hanno accesso ai piu’ elementari diritti come la sanita’ e l’istruzione. I promotori organizzeranno su tutto il territorio nazionale momenti di sensibilizzazione sulle tematiche relative alla campagna.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.