Cultura

Povertà: Ferrero a UE, occorrono politiche europee di contrasto

Il Ministro Paolo Ferrero ha incontrato questa mattina presso il Ministero della Solidarieta' sociale il Commissario Europeo Spidla.

di Redazione

Il Ministro Paolo Ferrero ha incontrato questa mattina presso il Ministero della Solidarieta’ sociale il Commissario Europeo Spidla. Ferrero e Spidla si sono detti d’accordo sul fatto che la lotta alla poverta’ e’ un principio che caratterizza la comune etica europea e che la coesione sociale e’ addirittura pre-condizione per lo sviluppo. E’ dunque su questa base comune che e’ necessario sviluppare una ”politica europea di lotta alla poverta”’, a cui possano far riferimento le singole strategie nazionali. In questo contesto il Commissario ha anche sottolineato la necessita’ di rafforzare l’utilizzo del Fondo Sociale Europeo al fine di sostenere anche politiche di coesione sociale in favore di fasce svantaggiate e di utilizzare l’Anno Europeo per le Pari Opportunita’ per affrontare, a livello comunitario e nazionale, tutte le cause di discriminazione o esclusione. Il Commissario ha inoltre ricordato come il problema della riduzione del tasso di poverta’ non sia stato ancora sufficientemente affrontato dall’Italia, soprattutto per quanto concerne le famiglie numerose a basso reddito e il Mezzogiorno. Infatti, le azioni finora previste nel nostro Paese non si sono rivelate sufficienti a garantire il pieno raggiungimento degli obiettivi sociali posti dalla Strategia di Lisbona, e dovranno essere accompagnate da strumenti capaci di far fronte alle crescenti esigenze abitative e dallo sviluppo di un programma di reddito sociale. Nell’incontro e’ stato anche affrontato il tema dell’immigrazione: Ferrero e Spidla si sono detti d’accordo su un approccio che ponga l’accento anzitutto su politiche e strategie volte all’integrazione e a garantire i diritti dei migranti e che l’accento non sia posto solo sulla sicurezza. Questa visione piu’ moderna e matura del fenomeno migratorio – ha osservato il Ministro Ferrero – si ritrova del resto nelle piu’ recenti elaborazioni anche a livello europeo. La riduzione della clandestinita’ attraverso misure che favoriscano l’ingresso legale, l’insegnamento della lingua italiana, la soluzione della questione abitativa, e’ la via che l’Italia intende percorrere per evitare che il fenomeno dell’immigrazione produca emarginazione e intolleranza.

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