Fondazioni bancarie

Povertà educativa, Acri plaude al rifinanziamento del fondo

Il presidente Giovanni Azzone sottolinea come sia «un bel segnale che il provvedimento sia il frutto di una richiesta bipartisan da parte del Parlamento: significa che c’è la consapevolezza di un’emergenza cruciale per il Paese e un riconoscimento trasversale della positiva esperienza di partenariato pubblico-privato sociale del Fondo»

di Giampaolo Cerri

A pochi giorni dalla notizia del rifinanziamento del Fondo di contrato alla povertà educativa, di cui aveva dato notizia Sara De Carli da queste colonne, interviene con parole di soddisfazione anche l’Associazione fondazioni e casse di risparmio – Acri, con una nota del presidente Giovanni Azzone. Come noto, Acri è il sovventore del Fondo, cui contribuiscono le varie fondazioni, vedendosene riconosciuto il credito di imposta.

Giovanni Azzone, presidente Fondazione Cariplo e Acri

«Il rifinanziamento del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile è un’ottima notizia per tutto il Paese», ha esordito Azzone, «che potrà così continuare a contare su un vasto cantiere di sperimentazioni volte a contrastare la dispersione scolastica e offrire opportunità educative a bambini e ragazzi in tutta Italia. Ed è davvero un bel segnale che il rifinanziamento sia il frutto di una richiesta bipartisan da parte del Parlamento: significa che c’è la consapevolezza di un’emergenza cruciale per il Paese e un riconoscimento trasversale della positiva esperienza di partenariato pubblico-privato sociale del Fondo. Un’operazione di vera sussidiarietà orizzontale e di coprogettazione che, in quasi 10 anni, ha saputo attivare le comunità educanti del Paese, coinvolgendo il Terzo settore, e accumulando un vasto bagaglio di sperimentazioni positive (corredate da attente valutazioni d’impatto), che sono a disposizione di tutti, anche per costruire nuove politiche pubbliche di intervento in questo campo.

Il sostegno convinto delle fondazioni bancarie

Le Fondazioni di origine bancaria continueranno a promuovere e a sostenere convintamente il Fondo, come stanno facendo ininterrottamente dal 2016, quando contribuirono alla sua attivazione, insieme al Governo e al Forum del Terzo Settore».

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