Welfare

POVERTA’. Cilap – Eapn e Fio.Psd scrivono ai parlamentari

La presa di posizione delle due realtà in merito all'andamento dei lavori parlamentari sulle mozioni inerenti le "iniziative per il contrasto della povertà e della disuguaglianza sociale"

di Antonietta Nembri

Le reti nazionali Cilap – Eapn (Collegamento Italiano di Lotta alla Povertà) Italia e fio.PSD (federazione italiana organismi per le persone senza dimora) hanno scritto una lettera aperta ai deputati e alle deputate che non erano presenti in aula lo scorso 2 ottobre. Le due realtà, nella missiva diffuso oggi, esprimono il loro rammarico e le profonda delusione per la scarsa attenzione dimostrata dai deputati del Parlamento italiano su un tema quale quello del contrasto alla povertà sul quale non sono concesse distrazioni, dimenticanze o, peggio, svalutazioni. Rammarico e delusione che si acuiscono al pensiero di coloro che quotidianamente vivono situazioni concrete di esclusione e di marginalità

Ecco il testo della lettera aperta ai deputati ed alle deputate che non c’erano: la dignità di un politico è una politica che sa promuovere dignità

Cara onorevole, caro onorevole, lo scorso 2 ottobre alla Camera dei Deputati, in un’aula deserta, in assenza del rappresentante del governo, una decina di deputati della Repubblica hanno iniziato l’esame delle quattro mozioni inerenti “iniziative per il contrasto della povertà e della disuguaglianza sociale”.
Noi, associazioni ed enti associati nella fio.PSD e nel CILAP-EAPN, da anni collaboriamo con le istituzioni della Repubblica al fine di colmare quella storica assenza di politiche e di servizi di contrasto alla grave marginalità, non possiamo che esprimere rammarico e profonda delusione per la scarsa attenzione dimostrata dai deputati del Parlamento italiano su un tema quale quello del contrasto alla povertà sul quale non sono concesse distrazioni, dimenticanze o, peggio, svalutazioni. Rammarico e delusione che si acuiscono al pensiero di coloro che quotidianamente vivono situazioni concrete di esclusione e di marginalità”.

“Il prossimo 17 ottobre, come ogni anno, si celebrerà la giornata mondiale di lotta alla povertà. Giornali, radio e televisioni usciranno con appelli, ricerche, numeri, tesi a dimostrare quanto la povertà sia in aumento nel nostro paese, quante famiglie in più ne siano colpite, quante persone siano collocate ai margini della vita sociale delle nostre comunità. Seguiranno immancabili dichiarazioni di esponenti politici volte a difendere l’operato dei governi o, al contrario, a denunciarne l’insufficienza. Tutti concorderanno sull’importanza che il tema della lotta alla povertà deve avere nell’agenda della politica.
Giovedì 9 ottobre, otte giorni prima, il Parlamento riprenderà l’esame delle mozioni presentate e le sottoporrà a votazione. Noi crediamo che la dignità della politica si misuri nella capacità di assumere l’impegno della giustizia sociale e della solidarietà quale unità di misura del bene comune che si vuole perseguire. La dignità della politica e di chi la fa sta dunque anche nella capacità di promuovere politiche che restituiscano dignità a coloro che tra i cittadini sono in condizioni di fragilità e di maggior vulnerabilità”.
“Ad oggi non disponiamo di un piano organico per il contrasto della povertà e dell’esclusione sociale, ma sino ad ora si è proceduto con misure frammentarie, parziali, prive di una strategia e di un orizzonte sufficiente. Giovedì 9 da Lei ed i Suoi colleghi può venire un segnale importante; con la presenza ed il voto potrete testimoniare a noi ma soprattutto al Paese che la volontà politica di cambiare c’è; perché se da un giorno all’altro si possono spendere giustamente miliardi per salvare le banche e le imprese, allora è certamente possibile programmare anche la spesa necessaria in qualche anno per soccorrere chi è costretto nella miseria.
Riformuliamo il nostro auspicio affinché su un tema così importante maggioranza ed opposizione possano trovare quelle convergenze necessarie per fare, insieme alla società civile, della lotta alla povertà una priorità della vita della nostra società
“.


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