Welfare

Poste Italiane e Abi vincono il Braille

Il riconoscimento verrà consegnato il 5 novembre in occasione del XXIII Congresso dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti in programma a Chianciano Terme

di Redazione

Sono due quest'anno i vincitori del Premio Braille 2015, istituito dall'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e dedicato all'inventore del prezioso sistema di scrittura e lettura per non vedenti: Poste Italiane, per aver reso pienamente accessibile ai ciechi e agli ipovedenti la firma digitale FirmaOK!, e ABI, Associazione Bancaria Italiana, per il lavoro destinato a favorire la massima accessibilità dei non vedenti alle strutture, ai prodotti e ai servizi bancari.

L'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti consegnerà i riconoscimenti durante una serata di gala che vedrà la partecipazione di numerosi artisti provenienti da tutta Italia il 5 novembre a Chianciano Terme, dove fino all'8 novembre è in programma il XXIII Congresso dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.

«Quella di quest’anno è la XX edizione del Premio Braille», commenta il Presidente nazionale dell’Unione Mario Barbut, «e siamo molto contenti di aver associato questo evento per noi così importante alla prima Lotteria Nazionale Premio Louis Braille, da cui ha preso il nome, e che ha visto moltissimi cittadini rispondere al nostro appello di “prendere per mano la fortuna” e di comprare un biglietto della lotteria. L’estrazione della lotteria ha avuto luogo il 10 settembre, e sono stati venduti circa 1 milione di biglietti. Il gesto compiuto da tante persone potrà offrire un sostegno concreto ai ciechi e agli ipovedenti di tutta Italia, perché è a loro che sono destinati i servizi finanziati dalla vendita dei biglietti, grazie al lavoro che quotidianamente viene svolto dalle nostre sezioni nelle province e nelle regioni italiane. Speriamo di ripetere l’esperienza già l’anno prossimo».

Il premio è solo uno degli eventi collaterali del congresso dell'Unione ciechi, intitolato “Cittadini innanzitutto! La parola ai diritti” . «Questo il tema che caratterizzerà l’appuntamento congressuale e coinvolgerà positivamente l’intero corpo associativo nei prossimi cinque anni», scrive il presidente Barbuto nel suo messaggio di invito ai lavori. «Un tema forte, significativo, unificante. Preliminare ad ogni ulteriore azione rivendicativa di tutela della categoria e portatore di progresso civile. Un tema di fondo e di principio, dal quale partire per declinare in modo coerente la gamma dei diritti umani basilari non negoziabili quali il diritto all’istruzione, al lavoro, alla cultura, alla mobilità, alla dignità, alla cittadinanza. Un messaggio forte e chiaro da affidare in eredità ai dirigenti associativi che il Congresso vorrà eleggere, in totale libertà e nella sua sovranità».

Il Congresso nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, oltre all’elezione delle cariche sociali di presidente nazionale e dei venti consiglieri nazionali che guideranno l’associazione nei prossimi 5 anni, si interrogherà su alcune delle questioni cruciali per la vita dei disabili visivi italiani. Ecco i temi principali che saranno sviscerati nel corso delle sessioni di lavoro, e per i quali l’appuntamento congressuale dovrà indicare i percorsi e le soluzioni possibili: istruzione e formazione, lavoro, pensionistica; autonomia, mobilità, cani guida, nuove tecnologie; comunicazione e informazione, libro parlato, fruizione dei beni culturali, turismo sociale, sport e tempo libero; ipovedenti, prevenzione della cecità, riabilitazione visiva; servizi sociali, pari opportunità (donne, giovani, anziani); persone con minorazioni plurime; servizio civile, patrimonio sociale, fund raising, quadri dirigenti.

Nei giorni del congresso, a Villa Simoneschi, antico edificio padronale situato nelle immediate vicinanze del centro storico di Chianciano Terme, sarà anche allestita la mostra “Facciamoci vedere: dall’intuizione all’inclusione”, per raccontare il viaggio associativo che ha portato l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti al compimento dei 95 anni dalla sua fondazione. La mostra, che ha ottenuto il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Chianciano Terme, sarà aperta al pubblico nei giorni 6 e 7 novembre con i seguenti orari: 9.00-13.00 e 16.00-19.00.

«Una cornice questa», conclude il Presidente Barbuto, «che suggella i quasi cento anni di storia associativa unitaria, entro la quale ricollocare tutte le nostre iniziative finalizzate alla tutela e alla rappresentanza dei ciechi e degli ipovedenti italiani. Un messaggio di chiarezza, di unità e di speranza che vogliamo condividere con tutti i partecipanti al congresso e che desideriamo porre alla base di ogni nostra futura attività associativa, fedeli alla tradizione e promotori del rinnovamento, con la certezza di muovere un altro passo nella giusta direzione verso il nostro futuro, come sempre, protagonisti attivi del nostro destino».

Infine nei pressi di Villa Simoneschi sarà predisposto lo spazio per il funzionamento del Bar al buio della Cooperativa IRIFOR del Trentino e del Polo tattile itinerante della Stamperia regionale Braille.


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