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Poste e gas, monopòli al capolinea

Poste e gas. Presto addio ai monopoli di stato in Europa

di Monica Salvatore

Cominciano a vacillare i monopoli pubblici nazionali del settore postale. Il Consiglio dei ministri dell?Unione europea ha infatti approvato il 1° dicembre scorso una direttiva che decreta l?avvio di un processo di apertura graduale del mercato dei servizi postali.
Tra i servizi oggi riservati, i primi a essere liberalizzati, salvo un ulteriore parere positivo del Consiglio e del Parlamento europeo, saranno a partire dal 2003 i servizi di recapito di pubblicità per corrispondenza e i servizi transfrontalieri. La direttiva individua anche i servizi che comunque, anche a liberalizzazione avvenuta, dovranno sempre essere garantiti alla collettività (servizio universale) su tutto il territorio comunitario, a prezzi equi e a condizioni non discriminatorie: raccolta e consegna della posta tutti i giorni almeno 5 giorni a settimana e trasporto e consegna garantita dei plichi postali fino a 2 chili e dei pacchi fino a 10 chili, svolgimento di tutti i servizi relativi agli invii di corrispondenza con valore dichiarato e di raccomandate.
Nei giorni scorsi i Quindici hanno anche raggiunto un accordo per una progressiva e limitata apertura del mercato europeo del gas.

Italia condannata per il divieto di lavoro notturno per le donne.

Dopo la Francia, come era prevedibile anche l?Italia incappa sotto la scure della Corte di giustizia europea in materia di lavoro notturno delle donne. In contestazione la legge italiana sulla parità di trattamento sul lavoro del 1977 che, secondo i giudici, attua una discriminazione ingiustificata tra lavoratori e lavoratrici vietando a queste ultime di lavorare tra la mezzanotte e le sei del mattino in contrasto con quanto è invece previsto dalla direttiva comunitaria n. 207 del 1976.
Quanto guadagnano le donne?
Eurostat, l?ufficio statistico comunitario ha appena pubblicato una indagine in quattro Stati membri da cui risulta che a parità di attività svolta, la paga oraria delle lavoratrici a tempo pieno e in regime di part-time è nettamente inferiore a quella dei loro colleghi uomini. Tra i Paesi considerati, la maggiore differenza è stata riscontrata nel Regno Unito (rapporto retribuzione donne/ uomini del 64%) e la minore in Svezia (84 %). A pari (de) merito Spagna e Francia (73 per cento).
In Guce il nuovo Trattato Ce-Cambia la numerazione degli articoli.
E? stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee C 340 del 10 novembre la versione definitiva del Trattato Ce con le ultime modifiche concordate dai Quindici in occasione del vertice di Amsterdam dello scorso 2 ottobre. La legge fondamentale delle Comunità in quest?ultima codificazione costringerà gli esperti a memorizzare una nuova numerazione degli articoli che è completamente cambiata rispetto alla precedente.

In allegato al Trattato, diversi protocolli tra i quali quello sull?accordo di Schengen sulla libera circolazione delle persone, sul diritto di asilo, sull?emittenza radiotelevisiva pubblica e infine quello sulla protezione e il benessere degli animali.
Corte di giustizia europea. Disco rosso per il monopolio italiano del collocamento.
V erdetto negativo per l?Italia dalla Corte di giustizia comunitaria per il monopolio pubblico del collocamento. La storica riserva allo Stato dello svolgimento dei servizi di collocamento al lavoro prevista dall?ordinamento italiano è illegittima, secondo la Corte europea, perché impedisce senza un valido motivo ai privati di svolgere questo tipo di attività. Il problema vero in effetti è che, secondo i giudici europei, il monopolio pubblico in questo settore non soddisfa adeguatamente la domanda di collocamento ed è per questo che il divieto ad altri soggetti di svolgere tali servizi è illegittimo.

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