Portogallo: in arrivo “patto civico” contro la povert

Il presidente portoghese Anibal Cavaco Silva ha invitato tutte le forze politiche e sociali a lasciar da parte ”le differenze ideologiche” e unirsi in un grande ”patto civico” per combattere la poverta’ e le diseguaglianze che minacciano la stabilita’ e il progresso del paese. In un intervento al termine delle celebrazioni del trentesimo anniversario dell’inizio della democrazia parlamentare, uscita dalla Rivoluzioen dei Garofani, Cavaco Silva ha proposto ”un patto civico senza differenze ideologiche per l’inclusione sociale, che comprenda non solo le forze politiche, ma anche le istituzioni nazionali, le amministrazioni locali, le organizzazioni della societa’ civile, i sindacati e le associazioni e istituzioni della solidarieta”’ a favore della giustizia sociale migliorando al tempo stesso la qualita’ e credibilita’ del sistema politico. L’ex premier conservatore, impostosi sul socialista Mario Soares alle ultime elezioni presidenziali, parlando davanti al parlamento ha fatto un ritratto senza compiacenze dell’attuale situazione del paese definito ”il piu’ diseguale” dell’Unione Europea con una persistente poverta’, con i salari piu’ bassi e la popolazione piu’ vecchia. Ed ha detto che ”non si possono chiedere altri sacrifici a chi vive nella necessita”’. In un discorso che, secondo gli osservatori, lo ha posto addirittura alla sinistra del governo socialista di Jose Socrates, ha spiegato che e’ invece ”compito di tutte le forze politiche senza differenze ideologiche lavorare a favore dei piu’ sfavoriti”. Il colonnello Vasco Lourenco, uno dei ”capitani di aprile”, gia’ comandante della regione militare di Lisbona fra il 1974 e il 1976 ha detto che ”il Portogallo sta chiaramente meglio di 32 anni fa” anche se ”alcuni obiettivi della rivoluzione debbono ancora realizzarsi”.