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Porto Alegre: Non chiamatelo Forum dei no global
Iniziato il Forum sociale mondiale. Le prime foto. Il vescovo della città brasiliana Mons. Dadeus Grings, "Più proposte che proteste"
di Redazione
Qui si realizzeranno pure eventi paralleli a quelli del Forum, che affronteranno temi sulla partecipazione dei giovane nella costruzione del “nuovo mondo”. L’arcivescovo di Porto Alegre, Mons. Dadeus Grings, è insieme timoroso e ottimistai ha dichiarato a Fides che “il Forum è uno spazio di dialogo sui problemi dell’attualità”, e la sua arcidiocesi “è privilegiata per essere un luogo di apertura per nuove idee”. Ma mons. Grings ha sottolineato l’urgenza che si giunga alla “globalizzazione della solidarietà”, come auspicato dal Papa. Egli ha fatto notare che molte persone partecipano al Forum solo per protestare. Il Forum, egli ha detto, “ha un carattere molto più ampio del movimento “no-global”. É necessario creare soluzioni e non problemi. E anche se l’evento possiede forti connotazioni ideologiche, non possiamo smettere di dialogare. C’è bisogno di pazienza”. Mons. Dadeus Grings ha anche inviato un messaggio alla popolazione di Porto Alegre, per preparare gli abitanti ad affrontare la situazione. “Il Forum , si dice nel messaggio, cercherà di scoprire soluzioni valide per i problemi attuali. Merita il nostro appoggio e sforzo comune”. In questo senso, continua, le persone non devono avere “preconcetti o risentimenti” e devono ricordare che “la Chiesa presenta la sua Dottrina Sociale come un valido contributo per la ricerca di nuove prospettive per i nostri tempi. Mette la persona al centro delle attenzioni. E colloca nel principio di sussidiarietà la chiave per la soluzione dei problemi sociali”. L’arcivescovo ricorda poi che “la vita umana non si riduce né alla dimensione economica né a quella sociale. L’essere umano è dotato di una dignità personale inalienabile. Non può essere ridotto ad un meccanismo dell’ingranaggio sociale”.
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