Formazione
Porto Alegre: ieri protagonista Heidi Giuliani
A suo figlio dedicato un bio campeggio di 5 mila tende dal nome ''cidade Carlo Giuliani''
di Paul Ricard
”E’ troppo bello: sento Carlo in mezzo a voi”. Con questa frase a mezza voce e le lacrime dietro gli occhialini rotondi, Adelaide Giuliani, la madre del ragazzo ucciso durante il G8 di Genova, ha cercato di schermirsi oggi dalla grande ovazione che l’ha accolta al World Social Forum di Porto Alegre. ”Heidi”, ”Heidi”, l’hanno chiamata in coro almeno 3 mila giovani italiani e stranieri al suo arrivo sotto un grande tendone dipinto di cielo stellato, al centro delle 5 mila tende dell’accampamento intercontinentale giovanile e a una bizzarra città di materiali riciclati che gli organizzatori del summit mondiale antiliberista hanno voluto dedicare a suo figlio. ”Dove sono i ragazzi?” E’ stata la sua prima ansiosa domanda mentre sotto un acquazzone tropicale cercava di raggiungere nel fango del Parco Harmonia il nastro da tagliare di questa inedita ”cidade Carlo Giuliani”. Camicetta bianca a pieghine e ricami una gonna lunga a fiori, due zoccoli di cuoio, la signora Giuliani sembrava nonostante i suoi 57 anni e le 14 ore di viaggio, una ragazzina di quel grande campeggio. ”Ai campeggi sono legati i ricordi fra i più sereni della mia vita familiari – ha spiegato – in un campeggio, il vostro, ritrovo oggi il nome di mio figlio. Vi sono molto grata”.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.