Non profit

Porto Alegre: Documento finale dei movimenti sociali

"Nel nome della guerra contro i terroristi, i diritti civili e politici sono stati attaccati in ogni parte del mondo"

di Roberto Bosio

PORTO ALEGRE. A un giorno dalla fine ufficiale del forum di Porto Alegre, i movimenti sociali che hanno costituito il forum sociale mondiale hanno prodotto il loro documento finale. Ecco alcuni estratti (mi scuso in anticipo per la qualita’ non assoluta della traduzione).
“L’11 settembre ha segnato un cambiamento drammatico. Dopo gli attacchi terroristici, che condanniamo assolutamente, come tutti gli altri attacchi su civili in ogni parte del mondo, il governo degli Stati Uniti e i suoi alleati hanno lanciato una massiccia operazione militare. Nel nome della guerra contro i terroristi, i diritti civili e politici sono stati attaccati in ogni parte del mondo. La guerra contro l’Afghanistan e’ stata condotta con mezzi terroristici, e sta ora per essere estesa ad altri fronti. Questo e’ l’inizio di un guerra globale permanente per cementare la dominazione del governo USA e dei suoi alleati. Questa guerra rivela un’altra faccia del neoliberalismo, una faccia brutale e inaccettabile. L’Islam e’ stato demonizzato, mentre il razzismo e la xenofobia sono stati deliberatamente propagati. I mass media hanno preso parte attiva in questa campagna belligerante che divide il mondo in “buoni” e “cattivi”. L’opposizione alla guerra e’ al centro di questo movimento”.
“La guerra ha destabilizzato anche la regione del Medioriente, e costituisce un pretesto per reprimere ancor piu’ il popolo palestinese. Un impegno urgente del nostro movimento e’ di mobilizzare solidarieta’ per i palestinesi e la loro lotta per l’autodeterminazione come la brutale repressione dello stato israeliano. Questo e’ vitale per la sicurezza collettiva di tutti popoli nella regione”. (…)
“In Argentina, la crisi finanziaria causata dal fallimento dell’aggiustamento strutturale del FMI, e il debito crescente, ha precipitato il paese in una crisi politica e sociale. Questa crisi ha generato spontaneamente proteste, che sono state represse con morti, cambi di governo, e nuove alleanze tra differenti gruppi sociali. Con la forza dei “cacerolazos”, il popolo ha assicurato la soddisfazione delle loro richieste”.
“Il collasso della multinazionale Enron esemplifica la bancarotta della casino’ economy” e la corruzione degli uomini d’affari e politici. Lavoratori sono stati lasciati senza lavoro e pensione. Nei paesi in via di sviluppo, questa multinazionale e’ impegnata in attivita’ fraudolente e i suoi progetti spingono le persone fuori dalle loro terre e portano ad aumenti dei prezzi dell’acqua e dell’elettricita’”.
“Il governo degli Stati Uniti, nello sforzo di proteggere gli interessi di grandi multinazionali, si e’ tirato fuori con arroganza dai negoziati sulla Convenzione sulla biodiversita’, il trattato missilistico antibalistico, la Conferenza ONU su razzismo e intolleranza, (…) provando ancora una volta che l’unilateralismo USA mina la possibilita’ di trovare soluzioni multilaterali a problemi globali”.

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