Mondo

Porto Alegre: chiuso il Forum delle autorità locali. Argentina protagonista

Annunciata una "rete di solidarietà" per l'Argentina che funzionerà in tutte le città rappresentate al Forum e sarà dedicata alla raccolta di donazioni in denaro e medicine.

di Paul Ricard

L’eco dei “cacerolazos” argentini é risuonata nella sala dove mille sindaci e assessori comunali da tutto il mondo hanno seguito la relazione di apertura del Forum delle autorità locali tenuta dal sindaco di Buenos Aires, Anibal Ibarra. Il sindaco di Barcellona, Joan Clos, ha risposto all’appello a non abbandonare l’Argentina proponendo una sorta di gemellaggio tra le due città e promettendo aiuti in farmaci e materiale sanitario. Anche il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoe, si é lanciato in un’operazione di solidarietà annunciando un rifornimento di latte in polvere. Ma al di là delle promesse, c’é stato chi ha usato toni polemici, come l’ex presidente portoghese Mario Soares, che ha accusato il Mercosur (Mercato comune dei Paesi del cono sud) di non aver tutelato una nazione sull’orlo della bancarotta. Secondo Soares, l’Argentina é solo la prima vittima di “una globalizzazione disumana che colpirà anche altri Paesi”. Una delle protagoniste dell’iniziativa a favore dell’Argentina é Mercedes Bresso, presidente della provincia di Torino. Insieme al sindaco di Porto Alegre, Tarso Genro, e quello di San Paolo, Marta Suplicy, la Bresso ha annunciato la creazione di una “rete di solidarietà” per l’Argentina che funzionerà in tutte le città rappresentate al Forum e sarà dedicata alla raccolta di donazioni in denaro e medicine. “Quest’iniziativa – ha detto la Bresso – non risolverà l’ingiustizia sociale in Argentina ma almeno farà sentire la solidarietà di tutti”. La settimana prossima il sindaco di Buenos Aires presenterà alla Federazione mondiale delle città unite, presieduta proprio dal presidente della provincia di Torino, una lista con i farmaci che servono negli ospedali pubblici argentini e il primo cittadino di San Paolo ha già dato la disponibilità delle industrie farmaceutiche brasiliane a partecipare alla campagna.


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