Cultura

Porto Alegre, bilancio di Mani Tese

L'ong italiana ha partecipato ai lavori del Forum che si conclude oggi. Parlano Sabrina Siniscalchi e Marina Ponti

di Giampaolo Cerri

Il Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre si conclude oggi. ?Il calore umano è tangibile, l?entusiasmo è fortissimo. Siamo qua con i compagni di lavoro di tanti anni», dice Sabina Siniscalchi, segretario nazionale di Mani Tese, «di cui apprezziamo la serietà, le analisi, l?impegno: da Adolfo Perez Esquivel a Riccardo Petrella, da Roberto Savio a Susan George. Esperti che hanno arricchito la nostra conoscenza dei problemi internazionali con i loro studi e i loro libri». Esperti che torneranno ancora una volta il prossimo 20 e 21 aprile al convegno che anche quest?anno Mani Tese organizzerà a Firenze. «E con loro abbiamo incontrato rappresentanti di ong e movimenti di tutto il mondo», prosegue Siniscalchi, «abbiamo constato ancora una volta con quanto coraggio le organizzazioni dei poveri, delle donne, dei contadini, sanno vincere ogni giorno fame, ingiustizia, violazioni dei diritti umani». «Porto Alegre è stata una città organizzata e paziente», conclude il segretario di Mani Tese, «consapevole di essere la culla di una nuova civiltà. Ha accolto e consentito un evento davvero straordinario che si conclude con un documento ricco di lucide analisi e di proposte concrete, qualcosa di ben diverso dalle magniloquenti dichiarazioni che concludono i vertici dei governi». «Certamente Porto Alegre costa meno di un G8», afferma Marina Ponti anche lei al Social Forum, «ma produce molto di più, c?è più serietà nelle analisi, più consapevolezza dei problemi, più voglia di risolverli. E? questa la differenza tra un vertice dei ricchi e un incontro dei poveri: i primi hanno paura di perdere i loro privilegi, i secondi lottano per un mondo migliore , non solo per se stessi, ma per tutta l?umanità». Secondo Mani Tese «I rappresentanti dei popoli che sono venuti a portare le istanze della società civile del mondo intero hanno capito che strada occorre intraprendere, quali misure occorre adottare per sanare gli squilibri economici, per garantire a tutti beni vitali come il cibo e l?acqua per dare alle donne pari opportunità, per frenare le speculazioni finanziarie che stanno distruggendo intere economie, per mettere fine al commercio delle armi, per salvaguardare l?ambiente. Secondo Mani Tese «i responsabili mondiali stanno annaspando per far fronte alle emergenze che mettono a rischio la sopravvivenza dell?umanità. Basterebbe che prendessero seriamente in considerazione le nostre proposte, riconoscendo che altri hanno già individuato le soluzioni. Questo sarebbe un grande risultato per il Forum Sociale Mondiale ma purtroppo non dipende da noi». «Abbiamo fatto e continueremo a fare il nostro lavoro per combattere miseria, fame, analfabetismo, violazione dei diritti umani», conclude Siniscalchi.


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