Economia

Porte aperte alle imprese sociali

Il trend

di Redazione

Non solo cooperative di inserimento lavorativo. Anche le imprese sociali di assistenza stanno lentamente avvicinandosi al mondo dei beni confiscati. E ancora una volta la Sicilia fa da modello.
Così in una villetta di 135 mq confiscata a Vito Brusca in Contrada Dammusi, a pochi chilometri dal paese di San Giuseppe Jato, la Nuova Elios, già aderente al consorzio Sviluppo e Legalità, accoglie minori a rischio devianza. In contrada Ciaculli a Palermo, su un terreno di proprietà di Salvatore Prestifilippo, la cooperativa I Siciliani ha aperto una ludoteca e asilo rurale che collabora con numerose Asl e amministrazioni pubbliche. Lasciando la provincia di Palermo e spostandoci un po’ più a Sud ci si imbatte, poi, nell’esperienza di Talenti. Dal 2009 la cooperativa sociale gestisce un centro aggregativo e colonia estiva per minori in un fabbricato di cento mq confiscato in contrada Triscina a Trapani, nella patria di Messina Denaro. Per tutte queste attività, Legacoop ha dato fondo alle risorse di CoopFond assicurando un bonus di 50mila euro ciascuno, così da poter investire in opere di ristrutturazione degli immobili, spesso giunti a destinazione in pessimo stato manutentivo, e per le prime attività di sostegno agli utenti.


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