Cultura

Porte aperte a Sydney

Ci saranno anche le delegazioni irachena e birmana. Canberra all'ultimo momento ha concesso il visto

di Riccardo Bianchi

Manca poco all’inizio ufficiale della XIII Giornata Mondiale dei Giovani. Martedì 15, alle 16:30 (8:30 ore italiane) il cardinale George Pell, arcivescovo di Sydney, presiederà la messa di apertura a Barangaroo, nell’hinterland della città australiana.

Oggi i pellegrini, arrivati da 170 paesi del mondo, si sono messi in coda davanti alla cattedrale di Santa Maria per venerare le reliquie del beato Pier Giorgio Frassati. Il corpo del ricco universitario che dedicò la sua vita ai poveri è arrivato da Torino apposta per l’evento.

Il Santo Padre ai giovani: «Comunicate la gioia della Gmg»
Il Papa è arrivato ieri in terra australe. Per motivi d’età si riposerà per due giorni in una residenza dell’Opus Dei, a 40km da Sydney. Oggi ha passeggiato e pregato. Un gruppo di sette strumentisti ha eseguito per lui le musiche di Schumann, Mozart e Schubert. Giovedì inizierà la sua esperienza con i ragazzi.

Nel messaggio che il pontefice ha indirizzato ai giovani radunati nella «terra meridionale dello Spirito», Benedetto XVI ha citato il tema della Gmg, «Quanto ha bisogno il nostro mondo di una nuova effusione dello Spirito Santo». Ha invitato tutti i pellegrini ad un impegno forte nella fede e li ha invitato a comunicare ai propri coetanei la gioia che sperimenteranno durane la Gmg nel conoscere e nel seguire Cristo.

Molte attese, ma nessun incontro con le vittime dei preti pedofili
Gli australiani hanno molte aspettative. Il cardinale Pell ha detto che «sarà importante non disperdere la ricchezza di questi giorni» auspicando che la Gmg sia un centro pastorale di formazione, che oggi è «un’urgenza per i giovani». Per monsignor Philip Wilson, presidente della Conferenza episcopale australiana, l’evento «rappresenta un’opportunità per la Chiesa di Australia per lanciare una efficace strategia di pastorale giovanile».

Ma c’è anche chi attende ben altro da questo momento. Alle domande dei giornalisti su un possibile visita di Benedetto XVI alle vittime dei preti pedofili, padre Federico Lombardi, portavoce del Papa, ha risposto che non è previsto nessun incontro.

Ok al visto per iracheni e birmani. Un africano: «Papa vieni in Africa»
Intanto sta per arrivare anche l’ultimo gruppo di pellegrini, quello iracheno. I cristiani copti hanno infatti ottenuto il visto dopo l’iniziale “no” del governo di Canberra, timoroso che potessero chiedere asilo politico. La pressione della Santa Sede ha aperto le porte anche ai cattolici birmani, anche loro in attesa fino all’ultimo dell’ok australiano.

I media si stanno affannando a cercare i partecipanti più strani. Tra i tanti è stato segnalato don Guy Gilbert, il parroco di Sarkozy. Con i suoi capelli lunghi e la sua disinvoltura, Gilbert, molto amato da Wojtyla, sta accompagnando un gruppo di giovani francesi. L’agenzia stampa Sir ha intervistato Marcaurel Joussanou, studente del Benin, arrivato da solo in Australia. «La mia parrocchia mi sostiene con la preghiera perché non può fare altro» ha detto Joussanou, riferendo di voler dire al Papa che «i giovani africani lo aspettano nella loro terra».

Blog e Lourdes, altri modi per vivere la Gmg

C’è chi, poi, sta raccontando la sua esperienza via internet. È il caso di don Giorgio Bezze, assistente nazionale del settori giovani dell’Azione Cattolica, che scrive sul blog di Graffiti sul sito dell’associazione. Anche le volontarie di www.esseciblog.it raccontano giorno per giorno la Gmg degli italiani.

Infine chi non è riuscito ad andare fino in Australia, sta convogliando a Lourdes per la giornata europea dei giovani, dove seguirà la Gmg sui maxischermi. Sono previsti momenti di preghiera, pellegrinaggi e feste. Gli organizzatori hanno pensato a percorsi anche per disabili e non vedenti.

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