Giornata mondiale del cancro
Portare in classe la scienza, per la salute
Quest'anno si celebra il sessantesimo dell'Associazione italiana ricerca sul cancro, fondata nel 1965. In occasione del 4 febbraio, World Cancer Day, abbiamo parlato con Anna Mondino, già ricercatrice e oggi direttrice scientifica di Airc che dice «spiegare alle persone quali sono le basi biologiche del cancro aiuta a seguire le regole della prevenzione, che deve diventare una priorità. Si cominci dalle scuole primarie»
«Una diagnosi di cancro non è più una condanna a morte. I nuovi casi in Italia per il 20204 sono stimati 390.100, ma grazie alla ricerca, che ha portato a una miglior conoscenza della patologia e a nuove strategie terapeutiche, oggi la metà di queste persone è destinata a guarire». Anna Mondino, già fondatrice e responsabile dell’Unità di attivazione linfocitaria del Programma di immunoterapia del cancro e di Terapia genica presso l’Irccs Ospedale San Raffaele a Milano e oggi direttrice scientifica della Fondazione Airc Associazione italiana ricerca sul cancro, evidenzia la portata di questi dati. Quest’anno, si celebra il sessantesimo anniversario dell’Airc, fondata nel 1965 su iniziativa di alcuni ricercatori dell’Istituto nazionale dei Tumori di Milano, fra cui Umberto Veronesi e Giuseppe Della Porta. «Da allora molto è cambiato, di cancro si parla apertamente e c’è una vasta consapevolezza nella popolazione che, però, non si traduce sempre in un’adesione alle regole della prevenzione». Farlo consentirebbe di evitare il 40% dei casi di tumore, con delle ricadute importanti in termini di sofferenza e di costi, dal momento che il rapporto “I numeri del cancro in Italia 2024” evidenzia il costante incremento delle persone che vivono dopo una diagnosi di tumore, oggi ben 3,7 milioni, e che tale aumento della prevalenza è destinato a crescere anche a causa dell’invecchiamento della popolazione.
Screening e vaccinazioni
Tutto questo è possibile grazie ai progressi della prevenzione, degli screening e della diagnostica che consentono di prevenire o di individuare precocemente il tumore (e quindi di intervenire tempestivamente, garantendo maggiore sopravvivenza e qualità della vita) e di nuove terapie, capaci in molti casi di curare o cronicizzare la malattia. «Ciononostante, ancora mille persone l’anno in Italia si ammalano di cancro» ammonisce Mondino. I programmi di screening attualmente attivi hanno una copertura del 49% per lo screening mammografico, del 47% per quello cervicale e del 32% per quello colorettale ma permangono forti differenze regionali. «Per migliorare la partecipazione agli screening e l’adesione a vaccinazioni che, ricordiamolo, consentono di scongiurare il rischio di cancro, si pensi al vaccino contro il papilloma virus hpv e il virus dell’epatite B, sono fondamentali una corretta informazione e formazione. Airc ha molti progetti con le scuole, fin dalle primarie, dove l’educazione alla salute aiuta a creare una consapevolezza diffusa su certi temi che si traduce poi in un’attenzione agli stili di vita». La comunicazione corretta e trasparente è importante soprattutto in un momento storico in cui la fiducia verso la ricerca biomedica sembra essere ai minimi. Dice Mondino: «I vaccini sono dei salvavita. Sono allo studio nuove strategie di vaccinazione, che comprendono vaccini a Rna i cui risultati sono promettenti e che possono diventare vaccini terapeutici anticancro per alcuni tumori che in questo momento non hanno delle terapie efficaci».
L’educazione alla salute in classe aiuta a creare una consapevolezza diffusa sui temi della prevenzione che si traduce poi in un’attenzione agli stili di vita
Abbattere i fattori di rischio oncologico
Se per Airc, come recita uno dei suoi slogan, «l’informazione è il primo passo per combattere il cancro», tuttavia nel nostro paese, il 24% degli adulti fuma, il 33% è in sovrappeso e il 10% è obeso, il 18% consuma alcol in quantità a rischio per la salute. E si registra un boom di sedentari, aumentati dal 23% nel 2008 al 28% nel 2023. Far cambiare comportamenti alle persone è qualcosa di molto difficile, anche di fronte alle evidenze scientifiche sui danni provocati da alcol, fumo, sedentarietà e alimentazione scorretta. «La prevenzione deve diventare una priorità. Sappiamo che l’aderenza a determinate strategie di prevenzione primaria e secondaria è stratificata per fasce di popolazione sulla base del livello formativo e socio-economico. La scuola è quindi fondamentale. Inoltre, credo che spiegare alle persone quali sono le basi biologiche del cancro e i meccanismi che portano alla sua comparsa e diffusione nell’organismo, conoscenze che molto spesso noi ricercatori diamo quasi per scontate, è molto importante perché funge da stimolo all’azione».
Trattare la persona non la sua malattia
Quest’anno lo slogan del World cancer day è United by Unique, uniti negli obiettivi unici nei bisogni. «La ricerca ha mostrato che “il cancro” sono molte malattie diverse. L’innovazione tecnologica ha ridotto i costi delle metodiche e delle tecnologie diagnostiche, si pensi solo al fatto che la caratterizzazione molecolare del singolo tumore è entrata da tempo nella pratica clinica» spiega Mondino «Si lavora in un’ottica di personalizzazione della terapia grazie a strategie terapeutiche sempre più specifiche e a schemi terapeutici di combinazione che puntano anche a una buona qualità della vita del paziente. Perché noi possiamo anche diventare sempre più bravi a trattare la malattia, ma dobbiamo essere anche molto bravi a trattare il paziente: l’obiettivo è sempre la persona».
Obiettivo sostenibilità
Secondo il XXIV Rapporto sull’uso dei farmaci in Italia pubblicato dall’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali dell’Aifa, nel 2023 la spesa pubblica totale per i farmaci oncologici è stata pari a 4.773,9 milioni di euro, in aumento del 9,6% rispetto al 2022, rappresentando il 18,4% della spesa pubblica totale. Considerando il periodo 2014-2023 la spesa pro capite per i farmaci oncologici è più che raddoppiata, con un aumento medio annuo del 9,8%. Una riflessione sul costo di certi farmaci oncologici innovativi e sulla sostenibilità del sistema sanitario nazionale è inevitabile, secondo Mondino, convinta che alcuni elementi come la selezione progressivamente più accurata dei pazienti candidabili a un certo trattamento e l’innovazione tecnologica potranno aiutare la sostenibilità dei trattamenti per il sistema sanitario nazionale. Insieme ad alcuni aggiornamenti anche sul piano regolatorio.
Una riflessione sul costo di certi farmaci oncologici innovativi e sulla sostenibilità del sistema sanitario nazionale è inevitabile, come anche alcuni aggiornamenti a livello regolatorio
La ricerca che conta
Nel frattempo, senza la ricerca non si avanza. In 60 anni, abbiamo destinato alla ricerca di base, traslazionale e clinica 2,5 miliardi di euro e per quest’anno investiamo oltre 140 milioni di euro per 673 progetti innovativi, 90 borse di studio per giovani talenti e 8 programmi speciali in circa 1000 istituti prevalentemente pubblici, e per l’Istituto Ifom diretta espressione di ricerca Airc. «La ricerca indipendente non profit, come quella che sostiene Airc, ha la responsabilità di rispondere a domande cruciali che potrebbero non avere un risvolto economico immediato. Penso alla ricerca clinica che non suscita l’interesse delle aziende o alla ricerca di base che punta alla conoscenza di meccanismi fondamentali, senza i quali alcun avanzamento è possibile» spiega Mondino, che per descrivere questa importante impresa che è la ricerca ai ragazzi delle scuole usa la metafora del puzzle: «Immaginate di avere un’idea di un paesaggio montano, afferrate alcuni tasselli che non servono, altri vi serviranno in seguito, nessuno è inutile. Trovate un tassello che sembra un campanile, e via via ricostruite le case, le strade e compare la big picture. Questa è la ricerca, un lavoro paziente che beneficia del contributo di tutti».
Foto di Fondazione Airc
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.