Formazione

Porta coltellino svizzero a scuola, sospeso bimbo di 6 anni

Il bambino ha estratto forchetta e cucchiaio per consumare il pranzo. Ma le regole della scuola puniscono chi porta coltelli nell'istituto...

di Gabriella Meroni

Un bambino americano di sei anni sarà sospeso per alcuni giorni da scuola per aver portato in mensa un coltellino da campeggio multifunzione, del tipo svizzero. Zachary Christie, che frequenta le elementari a Newark, nel Delaware, aveva estratto il coltellino perché voleva usare la forchetta, il cucchiaio e il coltello per consumare il suo pasto nella mensa della scuola, senza rendersi conto che così stava violando le regole che proibiscono agli scolari di entrare nel plesso scolastico con un coltello.

Durissima la reazione dell’istituto, la Downes Elementary School, che in un primo momento aveva stabilito che il bimbo fosse trasferito per 45 giorni in una scuola speciale per ragazzi difficili; in un secondo tempo però, dopo una riunione, i vertici dela scuola hanno deciso che Zachary sarà sospeso per un periodo variabile dai due ai cinque giorni. Il preside ha spiegato di sentirsi «costretto» ad agire senza riguardo per la giovanissima età del bambino e ha rifiutato anche di considerare l’uso che quest’ultimo aveva deciso di fare del coltello. «In politica siamo tutti per la tolleranza zero finché non ci scontriamo con quello che questo significa nella realtà», ha dichiarato all’agenzia Ap un membro del Consiglio di istituto, che si è espresso all’unanimità a favore della sospensione, bocciando l’ipotesi del trasferimento del bambino nella scuola speciale. Zachary e la madre hanno fatto sapere di approvare le regole in vigore nella scuola ma di considerare la punizione «troppo severa».

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.