Politica
Pompei: chiude una vertenza sindacale durata 18 anni
In arrivo 900mila euro destinati a una maggiore fruzione della zona archologica da parte dei turisti
di Redazione
Un accordo fra la soprintendenza archeologica di Pompei e le organizzazioni sindacali chiude con lo stanziamento di fondi speciali una vertenza durata 18 anni, che ha piu’ volte provocato disagi ai visitatori, penalizzando la fruizione dei siti archeologici. Ne da’ notizia il direttore amministrativo della soprintendenza archeologica di Pompei Luigi Crimaco. Firmatari dell’accordo in campo sindacale sono Cgil, Cisl, Uil, Flp, Unsa, Intesa. La somma destinata dalla soprintendenza archeologica di Pompei alla realizzazione di questo progetto sara’ di 900mila euro, di cui 800mila destinati ai lavoratori per l’aumento del pubblico e l’ampliamento delle superfici e dei confini da sorvegliare; 100mila euro andranno, invece, alla realizzazione di attivita’ e progetti formativi (corsi di primo soccorso, antiterrorismo, Front Office ed accoglienza; lingua inglese e francese; difesa personale).
”Per ridurre i tempi di attesa ed accelerare la remunerazione del personale – aggiunge Crimaco – l’amministrazione ha gia’ dato inizio alla procedura burocratica portando in Cda un’informativa per poi procedere rapidamente alla costruzione della delibera”. Il nuovo progetto comprende anche la modernizzazione della vigilanza, attraverso nuove strumentazioni tecnologiche, con un aumento del numero delle telecamere da installare anche all’interno dell’area archeologica pompeiana, soprattutto nelle zone sensibili. ”Sono particolarmente grato a Martusciello – e’ la conclusione di Crimaco – per le sue indicazioni politiche e il decisivo contributo per il raggiungimento di questo primo storico accordo con la firma del progetto Pompei 2005”.
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