Cinismo. Settimana dominata dall?entusiasmo per le elezioni primarie che hanno visto un?adesione massiccia, e anche inaspettata, ma che sono state funestate dal terribile episodio di Locri. Il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, è stato ucciso mentre era a un seggio allestito per la consultazione. Un omicidio politico, senza dubbio, che segue le pesanti minacce della scorsa estate, considerate molto serie anche dal governo, contro il presidente della Regione, Agazio Loiero. La ?ndrangheta è un?emergenza nazionale. In tutte le relazioni e i rapporti sulla sicurezza e la criminalità in Italia è sempre in cima ad ogni lista di pericolosità. Ma non suscita lo sdegno che dovrebbe. Come se si ritenesse persa la Calabria.
Nebbia. Le notizie sul fronte dei virus dei polli si susseguono allarmanti. Le ultime sono le seguenti: pare accertato il manifestarsi della malattia fra i polli di Grecia e Turchia, Paesi quasi al confine con l?Italia. Pare altresì sicuro che il virus possa passare da uomo a uomo con i rischi immaginabili. Non esiste alcun vaccino, per ora, ed esisterà solo quando scoppierà davvero la pandemia. I polli italiani sono sicuri ma il rischio che si paventa è globale e ha poco a che fare con le abitudini alimentari. Ci si può preparare psicologicamente, le autorità sanitarie possono fare prevenzione. Ma si viaggia nella nebbia delle incertezze scientifiche.
Svedesi Intanto l?Italia reale scorre coi suoi problemi di sempre. A Padova è scoppiata una piccola rivoluzione per via dell?apertura di un nuovo Ikea, il grande magazzino di mobili svedesi. Lo Sdi ha chiesto al Comune e alla Regione di intervenire in modo drastico: chiudere il casello autostradale di Padova Est, imporre alla società la realizzazione di un accesso diretto dall?autostrada senza immissioni nella viabilità ordinaria e bloccare ogni nuovo insediamento commerciale nelle aree limitrofe. Altro che integrazione con gli extracomunitari! Quelli del Nord-Est soffrono anche gli svedesi.
Razzo. Domenica bestiale ad Ascoli Piceno dove una tifosa della Sampdoria è stata colpita da un razzo lanciato dalla curva avversaria. Ha confessato il gesto un tifoso di 16 anni. Scandalizzati molti giornali perché il minorenne non è stato incarcerato. Non è bastato il fatto che si sia costituito, si voleva una punizione esemplare. Mondo ipocrita quello del calcio…
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