Politica
Pollastrini: “vicino il permesso di soggiorno per i lavoratori sfruttati”
Al prossimo Cdm il governo potrebbe creare un permesso speciale per quanti denuncino situazioni di sfruttamento e oppressione.
di Redazione
Al prossimo consiglio dei ministri si potrebbe esaminare un provvedimento che permetterà la regolarizzazione di tutti i lavoratori stranieri che denunceranno episodi di sfruttamento e di oppressione, che riguardino sia stranieri sia italiani.
Lo ha annunciato il ministro dei Diritti e delle Pari Opportunità Barbara Pollastrini ad un incontro della campagna europea ‘For diversisty agains discrimination’.
L’idea non è nuova, era già stata lanciata dal ministro dell’Interno Amato nelle scorse settimane, ora la collega Pollastrini ha detto di “condividerne lo spirito”. “E’ un atto semplice e concreto – ha precisato – che si può fare anche in presenza della legge Bossi-Fini. Consentirebbe di regolarizzare tutti quei lavoratori stranieri che si faranno portavoce delle condizioni di oppressione e sfruttamento, a partire dalle donne sfruttate, ricattate fino alla minaccia di morte”.
L’obiettivo della modifica della legge sull’immigrazione che verrà presentata al Cdm è di garantire, con la concessione di un permesso di soggiorno, una tutela agli immigrati che denunciano casi di sfruttamento come quello dei lavoratori stagionali in Puglia. Potrebbe cambiare dunque radicalmente anche la situazione dei lavoratori clandestini, quasi tutti romeni, per i quali in seguito alle ispezioni ordinate dal ministro del Lavoro, Cesare Damiano, nei campi del foggiano era stato prospettato un ordine di espulsione dai nostri confini.
L’ipotesi studiata da Amato prevede la modifica dell’articolo 18 del testo unico sull’immigrazione che, attualmente, già prevede una speciale tutela, con la concessione del permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale, “per consentire allo straniero di sottrarsi alla violenza e ai condizionamenti dell’organizzazione criminale”.
Ma si tratta di un riconoscimento legato solo ad alcuni casi, per la “particolare gravità ed attualità del pericolo”, recita la norma, per l’incolumità dello straniero e “alla rilevanza del contributo offerto dallo straniero per l’efficace contrasto dell’ organizzazione criminale”. L’obiettivo di Amato, sarebbe quello di estendere la tipologia di questi reati, per garantire una maggiore e più ampia tutela agli immigrati clandestini sfruttati.
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