Famiglia
Politrasfusi: una beffa il risarcimento dello Stato
I due miliardi che il ministero della Giustizia liquiderà grazie a una sentenza della Corte Europea basteranno per 80 persone. E gli altri 25mila? Mercoledì 26 i politrasfusi davanti a Palzzo Chigi
“I miliardi sbandierati dal ministero sono una somma ridicola, che va a risarcire appena 80 persone. Ci sentiamo ogni giorno di più presi in giro. E mentre lo Stato temporeggia, la malattia corre e uccide”, così Angelo Magrini, rappresentante dei Politrasfusi italiani, commenta a Vita la notizia dello stanziamento di 2 miliardi effettuato dal ministero della Giustizia per dare un risarcimento agli emofiliaci infettati da malattie come Aids e epatite.
Il Guardasigilli lo aveva ha reso noto ieri: sono stati emessi mandati di pagamento per circa 2 miliardi di lire, e stanziati circa 12 miliardi, per i risarcimenti stabiliti dalla Corte Europea per gli emofilici infettati da Hiv e da epatiti, e per gli eredi dei deceduti. La direzione generale degli affari civili del ministero, gia’ nel luglio scorso, aveva inoltrato una richiesta al ministero dell’ Economia e delle Finanze per uno stanziamento di circa 12 miliardi di lire, somma che, non appena assegnata, sara’ destinata alla liquidazione delle rimanenti richieste di risarcimento. Alla corte europea dei diritti dell’ uomo di Strasburgo si era rivolto nel gennaio del 2000 un gruppo di 211 persone composto da emofilici infettati da hiv e da epatiti ed eredi dei deceduti, in causa con il ministero della sanita’ dal 1993. Nell’ aprile del 2000 il governo italiano faceva pervenire a Strasburgo una proposta di composizione amichevole, con il quale si offriva di pagare a ciascuno dei ricorrenti un risarcimento, in media di 60 milioni, proposta accettata da tutti gli interessati.
“Non possiamo ricevere il risarcimento solo a colpi di sentenze – continua Magrini – Il nostro diritto è fondato da una legge italiana che risale ormai a nove anni fa e da tempo abbiamo chiesto la creazione di un fondo di solidarietà, ma anche per questo non è stato fatto nulla. Ci sono 25mila politrasfusi che attendono risarcimenti. Dodici miliardi sono briciole: sono poche decine di milioni a testa. Questa situazione è una vergogna di Stato: molte regioni che si dovrebbero occupare dei ricorsi non hanno nemmeno aperto le pratiche; ci sono 5.800 persone che si sono viste riconoscere il nesso di causalità tra malattia e trasfusione, ma siccome la malattia non si trova a uno stadio critico non hanno diritto al risarcimento. Quelli che sono morti, nel frattempo, in attesa di un indennizzo sono 1.336”.
Magrini annuncia che mercoledì 26 settembre i politrasfusi manifesteranno davanti a Palazzo Chigi, a partire dalle 11, per sensibilizzare l’opinione pubblica e chiedere al governo di prendere una posizione più decisa sulla questione risarcimenti, per la quale i malati ribadiscono la richiesta di un fondo di solidarietà.
info: www.politrasfusi.it
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