Salute

Politrasfusi polemizzano con De Lorenzo

Angelo Magrini, presidente dell'associazione, ricorda le responsabilità dell'ex-ministro che torna in carcere per una sentenza passata in giudicato

di Giampaolo Cerri

L?Associazione italiana politrasfusi, che tutela quanti hanno contratto Aids o epatite da trasfusioni di sangue infetto, polemizza duramente con l?ex-ministro De Lorenzo. L?ex- responsabile della Sanità, tornato in carcere perché una sentenza relativa a Tangentopoli, si è infatti definito ?prigioniero politico? e ha rivendicato i suoi meriti di ministro. ?Il Prof. De Lorenzo?, scrive il presidente dell?Associazione Angelo Magrini, ?nell?illustrare la dinamica e, a suo dire, pregevole attività di Ministro ha forse dimenticato, se non volutamente omesso – probabilmente per l?innata modestia che lo contraddistingue – che dal 9 agosto 1983 al 3 agosto 1986 egli ha ricoperto la carica di Sottosegretario al Ministero della Sanita? con delega ai farmaci. E dal 1989 al 1992 ha ricoperto il ruolo di Ministro della Sanità. E? pertanto del tutto irrilevante, oltre che fuorviante, la dedizione che ha profuso per il ritiro degli ?emoderivati prodotti con sangue importato dagli USA e non testato per HCV sin dal gennaio 1993?. E questo va detto prescindendo della considerazione che prodigarsi per l?emanazione di leggi e provvedimenti non significa necessariamente prodigarsi per la vigilanza sulla loro attuazione?. Magrini prosegue aggiungendo: ?Perché è vero quanto da me dichiarato, che sono stati aperti procedimenti penali e sono state fatte indagini penali per l?accertamento delle responsabilita? connesse alle infezioni da emotrasfusioni contratte da emofilici e dai politrasfusi per epatite HCV etc? e che nell?ambito da tali procedimenti il Prof. De Lorenzo è stato sentito?. Per la vicenda del sangue infetto, che ha portato alla morte di oltre 1.300 persone per Aids o epatite, è in corso un processo presso il Tribunale di Trento.


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