Politica
POLITICA. Villari espulso dal gruppo Pd
L'ennesima puntata di una pessima politica
Ma che dobbiamo pensare? La Commissione di Vigilanza Parlamentare è l’anticamera dei partiti sulla gestione della Tv che tutti paghiamo, e non poco. È sostanzialmente un ente inutile e non riesce a far rispettare neppure il Contratto di servizio che regola il rapporto tra Stato e Rai, neppure le poche cose che il Contratto prevede. Si tratta perciò di un organismo di garanzia per la politica e non per i cittadini-contribuenti. Ma che dobbiamo pensare? Se è successo tutto quel che è successo, cioè uno spettacolo indegno, che succederà per la nomina del CdA della RAi, del suo Presidente e dei direttori di rete e di testata?
Pazzesco poi lo stato in cui versa il Partito democratico. Riccardo Villari, quello che ora non vuol lasciare e che è stato espulso poco fa dal gruppo Pd, è stato eletto lo scorso 13 novembre dopo che la segreteria del Pd con i capigruppo si era ritrovata per decidere “la strategia”, e dopo che il partito si era appeso per 45 votazioni alla candidatura di Orlando.
Ebbene, ecco come andò: su Villari confluirono 23 voti, cioè tutti i 21 dei rappresentanti del Pdl presenti a Palazzo San Macuto (mancava un solo parlamentare della maggioranza, Casoli), cui si sono aggiunti due voti arrivati sicuramente dalla minoranza. Per Orlando, invece, votarono solo in 13. Alla faccia della strategia!
Appena eletto Villari, sia la Finocchiaro che Veltroni dissero che Villari si sarebbe immediatamente dimesso, e invece eccolo là!
Oggi, quel genio delle strategie che si chiama Veltroni, se n’è uscito dicendo che “Il problema non è mio, la farsa della Commissione è colpa di Berlusconi”! Ma come? Ma perchè genietto nostro?
Comunque sia, il soccorso nero è arrivato, i presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani, hanno invitato Villari a farsi da parte.
Non sappiamo ancora se il nostro eroe Villari lascerà, ma se intanto si facessero da parte un po’ tutti??
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