Famiglia

Politica. Ulivo “all’esame” dei girotondi

Sabato e domenica l'assemblea a Roma di movimenti, Occhetto e Di Pietro che contestano le scelte del "triciclo" (Ds-Margherita-Sdi) ma invocano la lista Prodi

di Ettore Colombo

Non contrapporre partiti e movimenti ”perche’ a piazza Navona non si torna” e continuare a farci del bene, o cominciare a farcelo, come ripete oggi come allora un preoccupato Nanni Moretti. Il compito assegnato da Piero Fassino a se stesso e ai leader dell’Ulivo che sfileranno sul palco della convention dei girotondi al teatro Vittoria sabato prossimo, e’ arduo. E ancor piu’ problematico appare il successo del tentativo di rilancio unitario di Francesco Rutelli che, per superare l’impasse della pregiudiziale Di Pietro opposto dai socialisti, riporta l’orologio della politica all’appello di Prodi del luglio scorso per la costituzione di una lista alle europee di tutto l’Ulivo. Una proposta che sembra ignorare mesi di defezioni e veti. Al punto che Antonio Di Pietro, confinato con Achille Occhetto, nell’anticamera del triciclo, gia’ denuncia ”la solita melina”. ”Finora ho sentito solo chiacchiere, ma non ho visto nessun atto concreto, a me pare che stiano aspettando tutti la pronuncia della Consulta sul Lodo Schifani che li tiri fuori dall’imbarazzo del referendum” scandisce al telefono (con l’agenzia Asca) il leader di Italia dei Valori. ”Sabato saremo uno dei tanti invitati, andremo ad ascoltare e a capire se alla convenzione di febbraio ci presenteranno un piatto precotto, anzi, gia’ mangiato, oppure ci si arrivera’ discutendo insieme di programmi e candidati”: un’aspettativa, quella di Di Pietro, condivisa dai girotondi, con Moretti che teme il ripetersi di antichi errori e nuove sconfitte elettorali. Come quello, spiega ancora l’ex Pm, ”di ritenerci un problema, sventuratamente affermato nel 2001 e ribadito nel 2004”. Alla Margherita si schierano dietro la bandiera impugnata dal presidente, ”si torni allo spirito del messaggio di Prodi” proclamano i diellini di ogni matrice. Uno slogan che ha avuto il potere di dissolvere, almeno provvisoriamente, il veto posto dallo Sdi all’adesione di Di Pietro alla lista unitaria.


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