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Politica. Salta il congresso dell’Udc

L'assise sarà solo "organizzativa" e non "programmatica", come previsto. Il sottosegretario agli Esteri Baccini attacca "i personalismi di D'Antoni"

di Ettore Colombo

Nessun congresso con la platea dei delegati, ma una riunione allargata dei gruppi dirigenti di Ccd, Cdu e Democrazia europea. Per la nascita ufficiale dell’Udc, l’Unione dei democratici di centro, il congresso cambia programma. Nei tre giorni già programmati per la nascita del gruppo dirigente del nuovo partito più che di una fusione si tratterà di una “federazione” di tre entità politiche differenti, quelle guidate da Follini, Buttiglione e D’Antoni.
A dare lo stop a quella che avrebbe dovuto essere una fusione sono stati gli attriti sulle modalità di tesseramento, un argomento sul quale le dirigenze non sono riuscite a trovare l’accordo. “Non parlerei di un Congresso mancato – dichiara Mario Baccini, sottosegretario agli Esteri – quanto di un congresso organizzativo che, secondo lo statuto già approvato dell’Udc, deciderà gli organi dirigenziali del partito. Credo che andare adesso a un Congresso senza regole certe sarebbe come affrontare un corso di sopravvivenza nella giungla”.
“A fine mese eleggeremo il Segretario, il Presidente e la direzione del partito – continua Baccini – insomma il gruppo dirigente che abbia il compito di stabilire regole certe in grado di portarci nell’arco di un anno a un Congresso programmatico”. Se però un problema per stabilire criteri comuni nell’ultimo periodo c’è stato, si chiama – secondo Baccini – Democrazia europea: “Credo che a D’Antoni sfugga l’obbiettivo politico preminente in questa fase – afferma il sottosegretario – cioé creare un partito all’altezza del momento politico. Forse preferisce far pesare i suoi interessi personali”.
“Non mi appassiona il partito delle quote, anzi – conclude Baccini – credo che l’Udc dovrà essere un partito delle autonomie locali, con una testa, un vertice nazionale credibile, capace di affermare il proprio progetto politico nell’azione del governo del paese”.

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