Volontariato

Politica. Opposizione a rischio ingorgo, il 14 settembre

L'agenda del 14 settembre è già gonfia di appuntamenti imperdibili per il militante di sinistra: girotondo romano, feste dell'Unità e della Margherita, marcia di giustizia in Umbria. Dove andrà?

di Ettore Colombo

Ingorgo istituzionale, ma stavolta per l?opposizione, in vista per sabato 14 settembre 2002. Dubbio amletico da ?14 settembre? per l?onesto militante di sinistra che voglia iniziare alla grande la stagione, quell?autunno caldo ? neanche fosse l?ultima collezione pret a porter d?opposizione ? che i suoi leader gli promettono ogni giorno da molti mesi, specie durante un?agosto tutt?altro che caldo. Succede che una persona mediamente di sinistra non saprà per dove partire, il 14 settembre, e non per via del traffico o delle offerte last minute, ma per l?intreccio di cortei e ritrovi ?imperdibili?. Professori e girotondisti, infatti, hanno proclamato per il 14 settembre ?una grande manifestazione nazionale? sulla questione della Giustizia (e contro il governo Berlusconi, ovvio). Luogo dell?evento Roma. Presenze previste almeno centomila (e più). Flores d?Arcais, Pancho Pardi e altri hanno giocato d?anticipo, con un forte investimento sui media di area e ora chiedono ad alta voce: ?tutti gli sforzi dell?opposizione devono convergere su quella data?. Facile a dirsi, meno a farsi. Il 14 settembre, infatti, è in pieno svolgimento anche la Festa dell?Unità: va bene che non c?è in programma nulla di politicamente decisivo (dibattito sul lavoro con il responsabile di area, tale Cesare Damiano, e il santone Enzo Biagi che intervista il neosindaco di Roma Walter Veltroni), ma la domenica successiva, il 22 settembre, c?è il gran finale per il comizio di Piero Fassino che chiude la festa, una classicissima per il militante diessino medio. E mica ci si può muovere ogni week end. Chi però il dente avvelenato con i professori ce l?ha per davvero milita nella Margherita: al di là delle perplessità tutte ?politiche? su una campagna d?autunno all?insegna di scioperi e giustizia, i centristi e moderati dell?Ulivo, infatti, stanno faticosamente organizzando, dall?11 al 15 settembre, a Orvieto, la loro prima festa nazionale, densa di appuntamenti e incontri clou (ad esempio, il primo confronto pubblico tra Pezzotta ed Epifani) e che presenta in cartellone, proprio il 14, un dibattito sulla? giustizia (ricco di esperti del settore). Doppia maledizione, per Rutelli e i suoi, che già dal primo congresso del partito, a Parma, dovettero fuggire precipitosamente per partecipare, a Roma, il 23 marzo, alla manifestazione nazionale della Cgil, confusi tra la folla anche per giornali e tv. Infine, ci sarebbe la ?Marcia della giustizia e della legalità? che, da tempi non sospetti, molte associazioni di solidarietà e volontariato (in testa Rete Radié Resch, rete Lilliput e Libera) organizzano in Toscana, con percorso che parte da Agliana e arriva fino a Quarrata. Una marcia vera, organizzata da persone serie, mica un girotondo o una sfilata di star o un falso chiacchiericcio da tendone. Previsione da facili profeti: la copertura mediatica di una Marcia indetta in nome dei diritti degli oppressi sarà vicina allo zero. La vipperia girotondista godrà invece di molte trombe, fiati, bassi e di tanti primi violini. Ora tocca al militante medio, però, storicamente privo del dono dell?ubiquità, decidere ?che fare?.


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