Famiglia

Politica, nasce il Forum sociale dei Ds

La responsabile del Welfare della Quercia Livia Turco ha proposto al partito di avviare due campagne: una sul diritto alla salute, l'altra sui diritti sociali

di Stefano Arduini

E’ nato oggi il Forum sociale dei Democratici di Sinistra: la sede in cui ”vari pezzi del mondo sociale si ricompongono e si trovano insieme” e che avanza, nelle parole di Livia Turco, una proposta ”riuscire a tradurre la passione e la ricchezza del mondo sociale in forza politica”. In questo momento di vulnerabilita’ sociale del paese, ha detto la responsabile Welfare del partito, i Ds devono ”presentarsi come un partito che sa condividere il disagio, che sa essere vicino alla gente”. Dobbiamo, ha aggiunto, ”costruire un pensiero comune”, e per farlo bisogna dire ”no alla frammentazione del mondo sociale”. Quindi, secondo Livia Turco e’ necessario costruire grandi alleanze per tradurre le forze sociali in forza politica.

L’agenda di lavoro di questo nuovo organismo, ha spiegato Turco, dovra’ concentrare la sua attivita’ attorno a tre appuntamenti importanti: il congresso Ds, la battaglia sulla Finanziaria, le elezioni regionali della prossima primavera. Per quanto riguarda il congresso, che sara’ ”un’occasione per parlare al paese dei problemi del paese e dunque del welfare”, la parola d’ordine sara’: ”Costruire un Forum sociale Ds in ogni federazione e costruire sul territorio la casa dei diritti sociali”.

Quanto alla Finanziaria, Livia Turco ha sottolineato la necessita’ di collegare il welfare alla crescita economica. La proposta Ds, quindi, secondo Turco deve ”mandare un messaggio di fiducia: l’Italia ha le risorse per rimettersi in moto”. La responsabile del Welfare della Quercia ha quindi proposto al partito di avviare due campagne: una sul diritto alla salute, l’altra sui diritti sociali, e quest’ultima si puo’ concretizzare con – nelle parole di Livia Turco – ”un asilo nido per ogni bambino, un sostegno alle famiglie, un reddito per chi non ce l’ha, un aiuto per le persone anziane”. Una ”grande campagna sui diritti sociali, sulla solidarieta’ tra generazioni”, sulla quale potrebbe anche essere avviata una raccolta di firme in tutte le citta’. Infine, in vista delle elezioni regionali del 2005 l’ex ministro per la solidarieta’ sociale ha proposto di ”costruire un pensiero comune”, di ”aprire un cantiere del nuovo welfare in vista di una conferenza nazionale sulle politiche sociali da tenersi a marzo”. ”Dobbiamo presentarci a queste elezioni con la cifra dell’innovazione” ha spiegato perche’ ”l’equita’ serve anche a rimettere in moto il processo economico”. Sociale, ha aggiunto, non e’ solo assistenza e’ ”promozione delle capacita’, e’ una sorta di volano che sa mobilitare le risorse economiche e sociali del territorio”.

Politiche sociali quindi come politiche di sviluppo: questo nelle intenzioni di Livia Turco deve essere un punto nodale. ”Non basta la battaglia, pur sacrosanta, su adeguate risorse pubbliche nel sociale – ha detto – ci vuole un piano regolatore sociale, in cui si mobilitino le risorse”. E in questo tutti devono fare la loro parte, anche il settore privato.

Secondo Livia Turco, infatti, non bisogna ”lasciare il tema della responsabilita’ sociale delle imprese al libro bianco di Maroni”. La proposta dei Ds, percio’, e’ quella di costruire ”buone politiche pubbliche, coinvolgendo il mondo delle imprese”. ”Al pubblico deve restare il primato – ha precisato – la regia e la programmazione, ma in partnership con le imprese”.

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