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Politica: l’Ulivo il giorno dopo sta peggio di ieri

Un'antologia delle dichiarazioni di leader e leaderini dell'Ulivo. Da mettersi le mani nei capelli!

di Riccardo Bonacina

L?Ulivo, il giorno dopo. Come sta l?Ulivo, come stanno i Diesse e gli altri partiti della coalizione il giorno dopo la votazione che li ha visti in frantumi. E? anche peggio di ieri, basterebbe leggere le dichiarazioni dei generali e degli ex generali, dei colonnelli e degli ex colonnelli per rendersi conto in che stato disastroso versi l?opposizione a Berlusconi.
Ecco un?antologia delle varie masochistiche dichiarazioni. Scegliete voi, se ridere o piangere.

Centro sinistra ma con il trattone. Il vecchio Mastella se la cava con le sue ?battutone? e certo non contribuisce ad immaginare un futuro radioso. Dice il segretario dell?Udeur: ?Basta con l’Ulivo, spazio ad un centro-sinistra ‘con il trattino, anzi con il trattone”. E aggiunge con i suoi classici colpi di fioretto: ”Se noi stiamo sui coglioni a qualcuno ce lo devono dire. Siamo alla catastrofe ma non all’Apocalisse”.

Abbiamo toccato il fondo. Il senatore Enrico Morando, leader dell’ala liberal dei Ds, in un’intervista si limita a dire: ”Sono sconcertato e non capisco né Fassino né D’Alema. Abbiamo toccato il fondo”

Quarantotto ore per salvare l?Ulivo. Così la pensa Massimo D?Alema: “L’Ulivo in una crisi definitiva e anche nei Ds ormai serve un chiarimento. Siamo al culmine di una crisi. Ora o mai più: entro le prossime 48 ore serve una reazione forte e determinata che rilanci l’Ulivo. Si raccolgano le disponibilità, e si assumano le decisioni politiche organizzative per rendere visibile questo rilancio; Siamo all’ora zero dell’alleanza. La difficolta’ e’ evidente ed e’ gravissima. C’e’ qualcosa di surreale?. Verissimo.

D?Alema è rimasto a Mosca del 1948. ”Il clima da resa dei conti della sconcertante intervista di D’Alema di questa mattina a un quotidiano, stile Mosca 1938, in cui si danno 48 ore alla minoranza del partito per riallinearsi pena il licenziamento va fugato dal centrosinistra e dal nostro partito, non abbiamo bisogno di nuovi scontri e lacerazioni interne”: Pietro Folena, esponente di spicco del correntone diessino, spiega così lo spirito con cui la componente di minoranza arrivera’ alla riunione della direzione nazionale del partito fissata il 14 ottobre.

Dispiacere assoluto Pancho Pardi, uno degli esponenti di spicco del movimento dei girotondi, esprime ”dispacere assoluto’ per la spaccatura del centrosinistra sull’invio di militari italiani in Afghanistan e prevede che sara’ piu’ lungo del ”previsto” il processo col quale realizzare una maggiore sintonia fra le forze politiche del centrosinistra e la societa’ civile

Prendere il toro per le corna. Questa visione gravida di conseguenze e del segretario Ds Fassino. “Non possiamo permetterci di rimanere dilaniati dalle nostre divisioni. Partendo da questo grido di allarme e preoccupazione il segretario dei Ds Piero Fassino, nel corso di una conferenza stampa all’indomani della lacerante divisione dell’Ulivo, “non consente un’inutile attesa… Far passare ancora del tempo renderebbe ancor piu’ complicata la situazione: occorre prendere il toro per le corna

Crisi irreparabile E? questa l?opinione di quell?allegrone di Bertinotti. Fausto Bertinotti, segretario del Prc, dice ”I Ds – spiega Bertinotti – vedono la crisi, la ammettono. Ma ad essa danno una risposta conservatrice e non sono in grado di dire ne’ cosa e’, ne’ cosa si debba fare. Da tempo ritengo che una duplice tenaglia stringa il centrosinistra, che ad un certo punto lo spezzerà?.

Così si sfacia quel poco che c?è. E? l?opinione non stupida di Giuliano Amato. ”Non facciamo che contestare la leadership e sfasciare quel poco che c’è. No, non mi sembra questa l’angolatura da cui il problema possa essere risolto”.

Attenti a Flores. Porterà sfiga? Il segretario della federazione metropolitana milanese, Filippo Penati, si dichiara d’accordo con Piero Fassino nel sostenere che, dopo la frattura della coalizione di centrosinistra sul voto per gli alpini in Afghanistan, ”e’ necessario un nuovo atto di nascita dell’Ulivo” e critica la manifestazione organizzata da Micromega che si terra’ domani a Milano, alla quale parteciperanno Francesco Rutelli, Massimo Cacciari e Paolo Flores d’Arcais.

Fanno opposizione a se stessi E? la morale che dell?Osservatore Romano, dargli torto? ?Il voto del Parlamento sulle mozioni per l’invio degli alpini in Afghanistan ‘ha rimesso a nudo le forti divisioni esistenti nella coalizione di centrosinistra che, malgrado la situazione richiedesse compattezza e unita’ di intenti, e’ parsa ancora una volta impegnata a fare opposizione piu’ che altro a se stessa”. Il giudizio tagliente e’ dell’Osservatore Romano.

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